Archivio Eventi

 

Enrico e Giovanni Cairoli – Foto con firme autentiche   Collezione Leandro Mais – Roma) 

                       


Appuntamento 23 Ottobre 2015 – Ore 10,30

Roma – Villa Glori – Piazzale del Mandorlo

 

Garibaldini per l’Italia

con:

Associazione Nazionale Garibaldina

Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”

La Cerimonia è stata valorizzata dalla presenza degli alunni della Prima Media dell’Istituto comprensivo Parco della Vittoria, succursale scuola media unica G.G. Belli , preparati all’evento dal Prof. Carlo Felici   e  accompagnati dalla Prof.ssa Valentina Della Volpe

 

      In merito alle celebrazioni ufficiali che normalmente vengono riproposte a Roma il 20 settembre di ogni anno a Porta Pia (da cui ci sentiamo parzialmente estranei, non certo per il definitivo e sacrosanto passaggio dei territori dello Stato della Chiesa e di Roma all’Italia, quanto per l’assenza, da quegli eventi, di due pilastri fondamentali del nostro Risorgimento, Mazzini e Garibaldi),  vogliamo segnalare l’iniziativa della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in particolare della Dott.ssa Mara Minasi, responsabile del Mausoleo Ossario garibaldino del Gianicolo e Direttrice del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina di Porta San Pancrazio, che ha voluto aprire al pubblico il Sacrario dei caduti per Roma nel giorno dedicato alla “breccia di Porta Pia”.

     Nella nota cornice del luogo ove riposano alcuni caduti della Repubblica Romana del 1849 (tra i quali Goffredo Mameli), dell’Aspromonte (1862), di Mentana (1867) e di Porta Pia (1870), abbiamo assistito a quella che era stata indicata, in locandina, come “visita guidata della responsabile dell’area monumentale”. In realtà il racconto di quel giorno di 145 anni fa, esposto magistralmente e con passione da Mara Minasi,  si è sviluppato attraverso un inquadramento  storico-culturale di prim’ordine, in cui sono stati evidenziati particolari delle vicende belliche di quel 20 settembre, inediti al grande pubblico, e frutto di una ricerca basata sui documenti, oltre che sui libri di storia.  Di qui una visione più aderente alla realtà dei fatti, che rende più chiara e tangibile la storia e i personaggi che l’hanno determinata; come Nino Bixio, sulla cui vicenda militare e umana la Minasi si è soffermata più volte. Ecco che Bixio, in questa prospettiva, da comparsa diviene uno dei protagonisti determinanti dell’assedio di Roma del 1870.

    Infatti il Generale Cadorna, comandante dell’esercito italiano, che conosceva fin troppo bene l’impeto del garibaldino Bixio, già combattente a Porta San Pancrazio e dintorni nel 1849,  lo aveva inizialmente “spedito”, cautelativamente, con i suoi soldati a Civitavecchia per conquistare quella guarnigione pontificia. Il Bixio non solo aveva eseguito velocemente l’ordine ma, desiderando essere tra i primi ad entrare nella città eterna da quella stessa Porta San Pancrazio che aveva cercato di difendere con i suoi compagni d’arme nel ’49, si precipitava a marce forzate dalla cittadina marittima a Roma. Nei pressi della città faceva pervenire un messaggio a Cadorna dicendo che sarebbe partito allora da Civitavecchia, mentre si trovava già nei pressi del Gianicolo. Da qui il bombardamento intimidatorio sulla città, e la prima bandiera bianca di resa dei pontifici sventolante da Porta San Pancrazio. Poi l’esercito italiano sarebbe entrato attraverso la famosa breccia nei pressi di Porta Pia.

    Non è stata dunque, quella proposta dalla Minasi, una tradizionale visita guidata, ma una vera e intelligente analisi storica, che ha avuto il suo più alto e originale momento creativo nel parallelismo tra i fatti della Repubblica Romana del 1849 e quelli del 1870. Parallelismi riscontrabili non solo  nelle circostanze che, a ruoli invertiti, si ripetono in una giostra di corsi e ricorsi vichiani, ma anche dei personaggi che, a distanza di 21 anni, vivono una storia non ancora conclusa definitivamente.

    La visita alla cripta del Sacrario, l’omaggio ai caduti per Roma, la storia della genesi del monumento e le informazioni artistiche e culturali che lo caratterizzano, hanno concluso il percorso storico e l’esposizione  di Mara Minasi, le cui iniziative, già lodate dalla nostra associazione, contribuiscono egregiamente a rendere viva e pulsante la storia del Risorgimento italiano.

p.m.

 

Quando si decide di essere utili alla cittadinanza, di mettersi a servizio della comunità, si raggiungono risultati eccellenti. E’ quanto abbiamo visto ieri a Roma, nel XII Municipio della Capitale, ove, per volontà dell’Assessore alla Cultura del Comune Giovanna Marinelli, della Presidente del Municipio XII Cristina Maltese, con l’opera del bravissimo artista della modernità David Diavù Vecchiato, è stata inaugurata l’immagine di Cristina Trivulzio di Belgioioso, “immortalata” sulla Scalea Ugo Bassi, che da Piazza Ippolito Nievo porta a via Dall’Ongaro (Monteverde Vecchio).

Va osservato, per dovere di cronaca, che la scelta di riprodurre l’immagine di Elena Sofia Ricci, interprete del film di Luigi Magni “In nome del Popolo Sovrano”, come icona cinematografica del personaggio “Cristina Trivulzio di Belgioioso”, è stata più simbolica che reale; infatti Magni, nell’impossibilità di conciliare  la storia della nobile milanese con esigenze di copione, ha voluto utilizzare, per la Ricci, nome e cognome di due personaggi storici femminili importanti per Roma: Cristina (per la Belgioioso, eroina del 1849) e Arquati (per Giuditta Tavani Arquati, eroina del 1867). D’altronde, anche se la scelta di Francesca Inaudi, protagonista del film di Mario Martone “Noi credevamo”, in cui l’attrice interpreta proprio Cristina di Belgioioso, sarebbe stata più aderente alla realtà storica del personaggio cinematografico, la centralità nel film di Magni  dell’ambientazione  della vicenda nella Repubblica Romana del 1849, ha probabilmente fatto pendere  la bilancia, che condividiamo,  sull’attrice Elena Sofia Ricci.

Per la prima volta, dopo 166 anni,  il Padre Ugo Bassi e Cristina di Belgioioso si riabbracciano. Questi due grandi protagonisti della Repubblica Romana del 1849, che si erano lasciati dopo aver assistito, entrambi, alla morte di Goffredo Mameli  nell’Ospedale “Trinità dei Pellegrini”,  sono di nuovo insieme per testimoniare la loro fede nell’Italia unita e nella democrazia. Grazie a questa iniziativa, che ha avuto anche il supporto  dell’opera dell’Assessore alle politiche culturali del XII Municipio, Tiziana Capriotti, e di Giada Bazzurri, i cittadini potranno  essere sollecitati, attraverso la visione di questo enorme quadro, ad approfondire la conoscenza di una grande patriota della nostra storia.

Tra il pubblico, i Soci dei “Garibaldini per l’Italia”. Da sinistra a destra:  Monica Simmons, Silvia Mori, Riccardo Conte, Gianni Blumthaler, Alcide Lamensa – Nella foto al centro, la Presidente del Comitato di Quartiere Monteverde Quattro Venti, Licia Perelli (a sinistra) e il Presidente dell’Ass. Garibaldini per l’Italia Paolo Macoratti (a destra)

 

 

 

Una donna, la Belgioioso,  che ebbe il coraggio, utilizzando il proprio  ingente patrimonio, di prodigarsi per elevare le classi più deboli della società di allora – i contadini - attraverso l’istruzione e il miglioramento della qualità della loro vita. Coraggio che le costò forti critiche dall’aristocrazia milanese di cui faceva parte, e anche di illustri letterati, tra cui, in primis, Alessandro Manzoni. Ma Cristina non si stancò mai di perseguire i suoi obiettivi; lo fece anche in Turchia, ove si era rifugiata, passando per la Grecia, dopo la fine della Repubblica Romana: lì fondò una azienda agricola insieme ai fuoriusciti patrioti italiani, non tralasciando di “curare” il benessere dei suoi dipendenti e delle loro famiglie. Ma la Belgioioso, oltre alle imprese della Repubblica Romana (fu coordinatrice degli ospedali e delle ambulanze, e “ideatrice” dell’infermeria femminile) e, in precedenza nel 1848, delle Cinque Giornate di Milano, fu anche imprenditrice, giornalista, scrittrice, fondatrice a Parigi di giornali e di due salotti letterari  Il suo instancabile desiderio di migliorare la condizione umana, così ben espresso nell’attenzione riservata ai contadini, si concretizzò anche nell’aiuto economico dato alla causa dell’indipendenza italiana, a parenti e amici in stato di bisogno, anche con coloro che si erano comportati molto male nei suoi riguardi.

Proclamatasi fervente repubblicana, Lei, fior fiore dell’aristocrazia monarchica, fu lungimirante, come Giuseppe Garibaldi, nel riconoscere al Regno Sabaudo l’unica possibilità di realizzare in tempi brevi l’unità del Paese, pur avendo finanziato uno dei tentativi di Mazzini, purtroppo fallito, di sollevare il Popolo con un atto rivoluzionario. Durante la sua movimentata esistenza non mancò di riconoscere alle donne, con le quali venne a contatto, soprattutto tra le più umili e indifese, il ruolo importante che avevano avuto, mai completamente riconosciuto, nella costruzione dell’unificazione nazionale, e non solo. Ad esse dedicherà un saggio: “Della presente condizione delle donne e del loro avvenire”, che non si rivolgeva certo alla sua condizione privilegiata, ma a quella della maggioranza delle donne di allora, che tanto soffrirono per la loro emancipazione.

Il Presidente Paolo Macoratti , nella sua breve esposizione sulla figura di Cristina di Belgioso, ha voluto citare un brano di quel testo, rivolto a tutte le donne di oggi:

Vogliano le donne felici ed onorate dei tempi avvenire rivolgere tratto tratto il pensiero ai dolori ed alle umiliazioni delle donne che le precedettero nella vita, e ricordare con qualche gratitudine i nomi di quelle che loro apersero e prepararono la via alla non mai goduta, forse appena sognata felicità”.

https://www.facebook.com/ossigenofestival/videos/873899945997427/

       Lunedì 6 Luglio 2015 alle ore 17,00 ha avuto luogo, all’interno  del Mausoleo-Ossario dei caduti per Roma, un ricordo di Goffredo Mameli, celebrato nei pressi dell’ urna ove sono custodite le  spoglie mortali del patriota genovese. L’incontro è stato organizzato e condotto dalla Dott.ssa Mara Minasi, responsabile del Sacrario di Via Garibaldi, e Direttrice del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina di Porta San Pancrazio, coadiuvata dal Dott. Gianluca Schingo.

Malgrado la giornata calda e feriale, erano  presenti membri dell’Associazione “Garibaldini per l’Italia”, dell’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi” e dell’Associazione Mazziniana di Roma.  Abbiamo voluto intitolare questo articolo -memorabile omaggio-  perché, nell’ambito delle rievocazioni delle figure più nobili del nostro Risorgimento, quella del 6 luglio 2015  merita di essere ricordata come una delle più originali.

La figura di Goffredo Mameli, troppo spesso associata unicamente alla paternità del testo dell’Inno Nazionale, e mai approfondita adeguatamente sotto il profilo umano,  poetico-letterario e politico, è stata mirabilmente rappresentata dalla Minasi e dallo Schingo attraverso la declamazione commentata dei suoi scritti e le impressioni di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. Ne è nata una originale memoria, ricca di contenuti storici e letterari, resa ancor più suggestiva dalle note musicali di una chitarra classica che accompagnava con delicate armonie i testi poetici e le affettuose considerazioni, rivolte a Goffredo, di Mazzini e Garibaldi, attraverso le quali  la figura di questo protagonista della nostra storia assumeva una dimensione più reale che mitica. Ecco dunque il ragazzo irrequieto, passionale, ardito ma contemporaneamente tenero e delicato, anima poetica, patriota ardente e politico attivo; una figura che grazie alla intelligente  trovata ci svela il suo vero volto, così ben raffigurato nel dipinto di Domenico Induno. Un memorabile omaggio, dunque, a Mameli, ricco di note e, sebbene celebrato in un contesto sacro, anche   intimo e famigliare.

Come spesso accade in simili circostanze, alle meritate lodi attribuite alla funzionaria del Comune di Roma dobbiamo purtroppo associare, per dovere di cronaca, la superficialità con cui è stato ideato e montato il servizio televisivo dell’evento realizzato dal TGR RAI Regione Lazio a firma di Andrea Marini; servizio che, oltre a ignorare i contenuti della cerimonia e non citare almeno l’autrice della stessa, cadeva di stile definendo “FACINOROSI” i rivoluzionari e patrioti che contribuirono alla nascita della Repubblica Romana del 1849, tra i quali era presente (all’insaputa forse del redattore) lo stesso Mameli. Oltre all’imperdonabile gaffe, l’autore cadeva nel secondo errore quando, ricordando l’intervento dei Francesi deciso per ripristinare il Governo papale,  citava Napoleone III in luogo di Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, Presidente della Repubblica Francese, che diverrà imperatore dei Francesi,  con il nome appunto di Napoleone III, solo nel 1852.

P.M.

Il 4 Luglio 2015 una delegazione dell’Associazione “Garibaldini per l’Italia” si è recata, su invito dell’Associazione “Capitolium” di Brescia, al Sacrario di Monte Suello per rendere omaggio ai caduti garibaldini della battaglia della Bezzecca. Lo spirito risorgimentale è ancora alimentato, in quei luoghi, da poche ma valide persone che dedicano una parte del loro tempo alla conservazione e valorizzazione  della memoria storica, in un ambito istituzionale praticamente assente. Abbiamo così avuto il piacere di conoscere il presidente della “Capitolium”, Federico Vaglia, e il vice-presidente Sergio Masini, e condividere la celebrazione con il gruppo garibaldino di Corrado Perugini e altri rappresentanti di associazioni d’arma.  

L’attività  dell’Associazione Capitolium  non si limita solo alla cura del sacrario garibaldino di Monte Suello, ma è particolarmente attenta alla salvaguardia dei beni culturali,  concentrati in quel grande e importante complesso monumentale  del Cimitero Vantiniano di Brescia, esempio unico di un’architettura cimiteriale integrata, in cui la città dei vivi e dei morti diviene un unicum atemporale, esaltato dal segno metafisico del classicismo greco.

                                                                                

     

Nell’elenco dei caduti di Monte Suello  è scritto il nome del  garibaldino Giovanni Mazzini. Giovanni Mazzini era nato a Terni ma cresciuto a Roma. Come ci ricorda un prezioso documento di proprietà del collezionista Leandro Mais, il Mazzini “studiò pittura, partì nel 1848 con il Battaglione degli Studenti e combatté a Vicenza e Treviso e dopo tornato in Roma prese parte alla sua difesa. Patriota, fiero e vero repubblicano, cospirò. Il ritratto in grande di Garibaldi gli fu ordinato dai patrioti dell’Umbria”. Il testo riportato, a firma di Oreste Fallani, faceva parte del retro del quadro citato. Il racconto narrato dal Fallani sulla storia dell’autore del dipinto, Giovanni Mazzini, e di seguito riportato, è tragico, e ogni commento sarebbe superfluo. “Ritratto di Garibaldi eseguito a Caprera nel 1864 da Giovanni Mazzini romano, morto nel 1866 combattendo sul Tirolo e sepolto nel Cemetero di Brescia. Regalatomi da lui stesso in Torino, appena io ero tornato dalla guerra della Polonia ove sarebbe partito con me se non fosse stato malato. (Dalle mie memorie) – Ferito gravemente in petto ed alla gamba a Monte Suello, fu portato allo spedale di Brescia e stava per guarire, quando avendo inteso che ci dovevamo ritirare dal Tirolo – Ritiratevi! (Colla risposta del Gen. Garibaldi, Obbedisco!) stracciatesi le bende delle ferite, bevuta una carafa di grappa, infiammatesi dette ferite volle morire”.

 

 

Quando i Volontari garibaldini provenienti dalle città o dai più remoti paesini della penisola s’incontravano nel nome di Garibaldi, che incarnava gl’ ideali più alti di liberazione da quei regimi che opprimevano interi popoli, nasceva spontaneamente tra di loro quel senso d’appartenenza alla Patria comune che rendeva tutti fratelli a servizio della stessa causa.  Ancora oggi si possono provare, con ridotte idealità ed in un contesto molto più complesso e difficilmente interpretabile in chiave liberatoria,  sentimenti di comune appartenenza allorché ci si incontra tra volontari che operano sul territorio con mezzi diversi, ma con l’unico fine di contribuire al progresso dell’umanità.

Domenica 17 Maggio 2015 l’Associazione di volontariato Monteverde Solidale Onlus  di Roma, specializzata nell’insegnamento-apprendimento della lingua italiana ai migranti, ha proposto all’Associazione Garibaldini per l’Italia, nell’ambito delle iniziative incentrate sull’intercultura per sensibilizzare i migranti alla realtà italiana e accompagnarli nel loro percorso d’inserimento, di poterli accompagnare in visita guidata al Gianicolo, ed ampliare così le loro conoscenze sulla storia d’Italia e della Repubblica Romana del 1849. La nostra associazione ha accolto la richiesta con entusiasmo e vero spirito garibaldino.

 

 

IL FILMATO DELLA CERIMONIA:

https://www.youtube.com/watch?v=0Ntee5oAs80

 

Fotografie di Gianni Blumthaler  e                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Deborah Cennerilli   

                                                 

VISITA AL MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA GARIBALDINAcondotta dalla Direttrice  Mara Minasi  

VISITA AI LUOHI DELLE BATTAGLIE, condotta dal Presidente Paolo Macoratti coadiuvato da Monica Simmons, Enrica Quaranta e Maurizio Santilli 

Hanno partecipato le Maestre e gli Alunni della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Via Crivelli, i Professori e gli Alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto  ”Servantes”, della Scuola ”Giuseppe Gioacchino Belli” e della Scuola “Arturo Toscanini”.

PREMIAZIONE DEI VINCITORI Al SACRARIO DEI CADUTI PER ROMA

 

SCUOLA MEDIA CERVANTES

3° CLASSIFICATO -  Javier Mella e Tim Solés

C.mo amico……Il nemico era armato di carabina e pugnale, e i pochi colpi utilizzati ci hanno dimezzato, permettendo ai francesi di finirci con le sole baionette. Sembrava la fine per il nostro avamposto e le nostre vite, ma come per miracolo i rinforzi sono arrivati in nostro soccorso per salvarci, e anche se la postazione è perduta, io sono ancora vivo, pronto per un’altra battaglia contro i Francesi.

 2° CLASSIFICATO – Paula Gonzalez e Iro Tsoutsa

Carissimo sconosciuto…….Più o meno un mese fa ho cominciato a notare che le cose cambiavano. Le strade erano piene di persone che si lamentavano, ma non capivo nulla. Mi sono svegliato la mattina del 3 Giugno un po’ prima del normale perché ho sentito dei rumori. Ho guardato attraverso la finestra e ho visto “La Catastrofe”. Tutti correvano in cerca di un luogo di rifugio….

 1° CLASSIFICATO – Elena Mina

Carissimo Andrea…….Un mio compagno mi ha salvato la vita ma con mio grande dolore una pallottola ha colpito in pieno il suo grande, caldo e generoso cuore. Non mi è mai successa una cosa simile ed è stata la prima volta che mi sono sentito veramente importante. In fondo, ho pensato che se mi ha salvato la vita, la mia esistenza avrà sicuramente un grande valore.

 

SCUOLA MEDIA G.G. BELLI – III F 

 3° CLASSIFICATO Pari merito – Arianna Calleri

Mio caro amico…..30 Aprile 1849 – Oggi abbiamo ottenuto una vittoria; tutta Roma e la Repubblica hanno guadagnato un trionfo, mio caro amico. Noi giusti e leali uomini abbiamo dato in dono le nostre vite alla Repubblica, abbiamo sacrificato la nostra vera anima a quella della Repubblica Romana affinché questo giorno potesse essere ricordato come una delle date più importanti della storia d’Italia…

 3° CLASSIFICATO Pari merito - Francesco Ferranti

Cara Lisa….Vedo i miei compagni morire sotto i miei occhi; abbiamo molti feriti, ma non ti preoccupare per me perché io sto bene…. . Ho assistito a molti atti eroici di soldati ma anche di civili che vogliono resistere per il bene di Roma e della Repubblica. Ho ancora viva nei miei occhi l’impresa di una giovane donna poco più che ventenne che, dopo aver combattuto come un uomo, si è arresa ad un colpo di cannone che l’ha colpita al fianco.

 2° CLASSIFICATO – Tommaso Luciani

Carissimo Giuseppe…..Ieri sono stato ferito in combattimento a causa di un colpo di fucile sparato da un francese; forse questa ferita mi costerà una gamba! Mi hanno portato in questa chiesa che ora funge da ospedale; mi commuovo a vedere che anche le donne di ogni classe sociale aiutino i soldati feriti. Anche loro combattono insieme a noi per proteggere questa Repubblica…

 1° CLASSIFICATO – Olga Trasarti

Carissima mamma, scusami per il dolore che forse ti darò, ma ho preso la mia decisione e seguirò Garibaldi per andare a difendere la Repubblica Veneta che ancora resiste agli austriaci. Garibaldi ci ha detto che soffriremo la fame, la sete e rischieremo la morte a ogni passo, ma io sono felice, onorato di continuare le battaglie di mio padre. Affido questa lettera a un mio giovane amico che te la porterà domani. Non piangere mamma, ci rivedremo quando tutto sarà finito. Dai un bacio ai miei fratelli, devono studiare e aiutarti sempre…

 

SCUOLA MEDIA G.G. BELLI – III M 

 3° CLASSIFICATO –  Antonio Nuzzi

Mamma adorata, quando riceverai la presente lettera sarai già straziata dal dolore! Mamma, catturato dopo la battaglia sul Gianicolo e i bombardamenti francesi del mese di giugno, muoio impiccato dal traditore francese per la mia idea e per il mio appoggio dato in questi cinque mesi alla Repubblica… In questi giorni ho conosciuto Garibaldi e Mameli e l’affermazione delle loro idee è solo rimandata…

 2° CLASSIFICATO – Chiara Mangucci

Adorata Rosetta, ……Qui in città dicono stia pe tornà pure er Papa, è solo questione de tempo. Io nun posso più rimanè qui, sto in pericolo! Dopo la battaglia ar Vascello me cercano le guardie, e si, che c’hanno scoperto a me e mi cuggino Cesare che eravamo annati a da ‘na mano ar Generale contro quell’infami dei Francesi. Dopo tutto nun me pare ch’abbia funzionato, mannaggia a loro.

 1° CLASSIFICATO – Simone Filieri

Amatissima madre…….. Il nostro eroe Garibaldi, è riuscito a sopravvivere e siamo riusciti a fuggire da Roma con Lui. …. Io sono ancora con Lui e sento forte e imprescindibile  l’obbligo morale di tenere sempre vivo il ricordo delle eroiche gesta di questi bambini, donne, patrioti che si sono immolati per la libertà di Roma. Io sto bene al solito e mai mi fermo dal marciare, convinto e consapevole di essere poca cosa rispetto alla nostra Patria al cui ideale voglio consacrare la mia vita.

 

SCUOLA MEDIA ARTURO TOSCANINI – III G

2° CLASSIFICATO – Orazio Masala

Caro Enea,……….In questo momento ti scrivo perché voglio solo confermare che ciò che succede è vero; voglio volare via e non fermarmi mai, ma purtroppo solo gli uccelli possono farlo…. La Repubblica Romana non durerà molto…. Io non voglio uccidere e nemmeno morire ma voglio difendere i miei pensieri. Perché sono i miei pensieri che mi impediscono di scappare: io credo in un’Italia repubblicana dove tutto è di tutti e non ci saranno più guerre di ogni tipo, e dove i bambini non devono stare in pensiero per i loro amici o per i propri genitori…..

 1° CLASSIFICATA – Laura Spina

Carissimo parente….. Ogni tanto penso a come era Roma prima della guerra e devo dire che qualcosa di positivo in queste battaglie c’è, perché si vede l’amore per un ideale comune, condiviso, e la speranza dei nostri soldati di poter vincere…sui francesi…. Ogni tanto sento cantare degli Inni, tra cui quello composto da Mameli ed alcuni scritti da giovani studenti: sono molto belli ed esprimono il desiderio di ciascuna persona che li canta di avere un Paese libero.

 

 

 

 


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REPUBBLICA ROMANA 1849

Tenente Paolo Narducci – Primo caduto del 30 Aprile 1849

166° CELEBRAZIONE  BATTAGLIA DEL 30 APRILE 

Roma – Sacrario dei caduti di Via Garibaldi n° 29/e – Ore 10,30

SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO “GIUSEPPE GARIBALDI” –  ISTITUTO DI STUDI INTERNAZIONALI “GIUSEPPE GARIBALDI” -  ASSOCIAZIONE NAZIONALE GARIBALDINA  -  GARIBALDINI PER L’ITALIA

 

PREMIO “ALBERTO MORI” 

Garibaldino del nuovo millennio

  

  2^ EDIZIONE

L’ASSOCIAZIONE GARIBALDINI PER L’ITALIA, IN  OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DEL 166° ANNIVERSARIO  DELLA BATTAGLIA DEL 30 APRILE 1849 IN DIFESA DELLA REPUBBLICA ROMANA, PROMUOVE, IN COLLABORAZIONE  CON IL MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA GARIBALDINA, L’INIZIATIVA DEDICATA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLE ROMANE PARTECIPANTI

  1. Scuola Media ”CERVANTES”  – Classe, III^ Sez. C
  2. Istituto Comprensivo di Via Crivelli - Scuola Media ”A. TOSCANINI “- III Classe,  Sez. G
  3. Istituto Comprensivo Parco della Vittoria - Succursale Scuola Media Unica G.G. BELLI :  Classi:  III^ F e  III^ M

 MODALITA’  DI  SVOLGIMENTO  DEL PREMIO

Art. 1 - FASE PRELIMINARE

            Visite guidate al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina  e nei luoghi ove avvennero i principali scontri tra Francesi e Italiani (Villa Pamphili e Gianicolo). Le visite si effettueranno nei giorni 18-25 marzo.

 Art. 2 – DOCUMENTAZIONE

            Saranno consegnate ai docenti, in copia fotostatica, 9 lettere di corrispondenza scritte nel periodo 1846-1849 da testimoni che hanno vissuto gli avvenimenti storici della nascita della Repubblica Romana e della sua gloriosa fine. Le lettere provengono dalla collezione di Leandro Mais, il quale le ha gentilmente messe a disposizione della nostra Associazione.

 Art. 3 - LABORATORIO

            Ogni classe partecipante potrà formare un laboratorio di approfondimento in cui gli studenti, guidati dall’insegnante, analizzeranno il contenuto delle lettere sia sotto il profilo storico, che linguistico e grafico.

Art. 4 – ELABORATI RICHIESTI

            Il singolo allievo o il gruppo formato da un massimo di 2 studenti, dovrà, sulla scorta della documentazione ricevuta e dell’esperienza acquisita durante le visite al museo e nei luoghi della memoria, elaborare un componimento a tema: “la Lettera che avrei voluto scrivere al/la mio/a più caro/a amico/a, durante la Repubblica Romana del 1849”  

E’ richiesto un elaborato minimo  di 1 cartella in formato A4, in cui vengano evidenziate le impressioni personali piu’ significative sul periodo storico preso in esame, in riferimento a quanto letto, ascoltato e vissuto in classe e nella mattinata di visita.

 Art. 5 - TERMINE DI CONSEGNA DEGLI ELABORATI

            Gli insegnanti di ogni classe dovranno selezionare cinque lettere e consegnarle all’associazione Garibaldini per l’Italia entro e non oltre il 19 aprile 2015.

 Art. 6 - COMPOSIZIONE DELLA GIURIA

            La commissione giudicatrice del premio sarà formata da cinque soci:

  1. Presidente della Commissione: Prof.ssa Silvia Mori
  2. Prof.ssa Orietta Citoni
  3. Prof. Alcide Lamensa
  4. Sig.ra Monica Simmons

 

Art. 7 - PREMI

            Ai primi tre migliori componimenti di ogni classe sarà attribuito il Premio “Alberto Mori”, consistente in una Medaglia Garibaldina (“oro”, “argento”, “bronzo”) e un libro sul risorgimento offerto dalla Direzione del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina.

   

A tutti i ragazzi sarà donato un dépliant storico a ricordo dell’evento

            I PREMI VERRANNO CONSEGNATI AI VINCITORI DAL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “GARIBALDINI PER L’ITALIA” E DALLA DIRETTRICE DEL MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA GARIBALDINA, DURANTE LA CERIMONIA DEL 30 APRILE 2015, CHE AVRA’ LUOGO ALL’INTERNO DEL SACRARIO DEI CADUTI PER ROMA DI VIA GARIBALDI 29/E, ALLA PRESENZA DI ASSOCIAZIONI CULTURALI E D’ARMA  E DEL PICCHETTO ARMATO DEI GRANATIERI DI SARDEGNA.

                                    

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Garibaldini per l’Italia ha conferito a Leandro Mais la tessera di Socio Onorario n° 05/o. Mercoledì 4 febbraio 2015, alla presenza del Presidente Paolo Macoratti, dei soci Monica Simmons e Gianni Blumthaler,  e della moglie Maria Pia Rosati Mais, sono stati consegnati a Leandro la tessera, il fazzoletto sociale e una targa ricordo. La riproduzione dell’immagine del retro-targa è stata autorizzata dallo scultore Gabriele Di Maulo.

MOTIVAZIONE TESSERA ONORARIA N° 05/O

Per Mais Leandro, ricercatore storico e collezionista 

 

 

 

Il Consiglio Direttivo. in conformità agli artt. 7 e 4 dello Statuto ha deciso all’unanimità di concedere a Mais Leandro la qualifica di Socio Onorario dell’Associazione Garibaldini per l’Italia,

per l’impegno costante dedicato allo  studio dei documenti e dei reperti del Risorgimento italiano, con particolare  riferimento alle imprese eroiche di Giuseppe Garibaldi.

Si riconosce a Leandro Mais il merito di aver  arricchito con scrupolose, appassionate e approfondite indagini  il patrimonio della cultura storica italiana;  di aver gratuitamente e generosamente rese accessibili le sue collezioni perché fossero divulgati i valori civili e umani in esse contenuti; di aver favorito attraverso la ricerca della verità storica l’educazione delle giovani generazioni

LUNEDI’ 9 FEBBRAIO 2015 – ORE 11,30

Per non dimenticare gli uomini che hanno costruito le basi del nostro progresso civile 

 

 

La “Società di Mutuo Soccorso Giuseppe Garibaldi”,
l’ “Associazione Nazionale Garibaldina”,
l’Associazione “Garibaldini per l’Italia”,
l’ “Istituto di Studi Internazionali Giuseppe Garibaldi”

 

 

CELEBRERANNO IL 166° DELLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA ROMANA DEL 1849

Roma – Mausoleo – Ossario di Via Garibaldi, 29/e

 

Fotografie di Gianni Blumthaler

 

 

L’ Associazione Garibaldini per l’Italia, impegnata nella diffusione della conoscenza della storia del Risorgimento italiano, in particolare della Repubblica Romana del 1849, dell’epopea garibaldina e della guerra di Liberazione, ha organizzato  una serata in onore di coloro che, nel difendere la Repubblica Romana e i contenuti altissimi di civiltà e progresso contenuti nella sua Costituzione repubblicana, gettavano le basi democratiche e popolari per una nascente Repubblica Italiana.

 L’evento serale si si è snodato attraverso i luoghi in cui si svolsero i combattimenti più aspri in difesa della Repubblica (Villa Pamphili, Porta San Pancrazio, Villa Spada) per concludersi  al Mausoleo-Ossario Garibaldino del Gianicolo, via Garibaldi , 29/e.

             Qui, ove riposano le spoglie mortali di Goffredo Mameli e tanti altri martiri della libertà, è intervenuta la Banda Musicale della Guardia di Finanza che ha eseguito brani di Giuseppe  Verdi, intervallati da brevissimi interventi su testi di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e altri Patrioti.

Oltre alle associazioni culturali e combattentistiche, sono intervenuti:

Dott.ssa Carla Di Veroli – delegata del Sindaco di Roma Ignazio Marino alle cerimonie della Memoria

Dott.ssa Daniela Cirulli – Vice presidente della Giunta del Municipio XII – Politiche sociali, della formazione, del lavoro e delle pari opportunità

Tiziana Capriotti – Assessora alle politiche educative e scolastiche, culturali e interculturali, sportive e del benessere- Municipio XII Roma Capitale

Dott.ssa Mara Minasi – Direttrice del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

Generale di Brigata Raffaele Romano – comandante della Banda Musicale della Guardia di Finanza

Prof. Giuseppe Monsagrati – storico del Risorgimento

Prof. Franco Tamassia – Direttore dell’Istituto di Studi Internazionali “Giuseppe Garibaldi”

Signora Maria Antonietta Grima Serra – Presidente Associazione Nazionale Garibaldina

Promozione e Organizzazione: Associazione “Garibaldini per l’Italia”

Conduttori del corteo:

Arch. Paolo Macoratti – Garibaldino Presidente

Dott.ssa Enrica Quaranta – Garibaldina

 

PROGRAMMA

               “Per non dimenticare l’esperienza fondamentale che per l’Italia ha avuto  la Repubblica Romana, soffocata con la forza delle armi al Gianicolo, ma non nello Spirito e nei Valori  che l’hanno animata, dai quali dobbiamo  trarre  nutrimento  per l’impegno di resistenza democratica  cui siamo ancora oggi chiamati”.

 VIDEO DELL’INTERO PERCORSO

http://youtu.be/OdazbWWPTTY

http://www.youtube.com/watch?v=Ss2HGNB9veU

http://www.youtube.com/watch?v=XoI1ztIvfTU

http://www.youtube.com/watch?v=Vi4XjA0U1m4

  1. ore 18,45 - Appuntamento a Villa Pamphili, piazzale dei Ragazzi del 1849 (Arco dei Quattro Venti)
  2. Corteo con stazioni presso il Vascello, Porta San Pancrazio, Villa Spada
  3. ore 20,30 – Mausoleo-Ossario GaribaldinoConcerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza – Musiche di Giuseppe Verdi

REPUBBLICA ROMANA 1849

165° CELEBRAZIONE  BATTAGLIA DEL 30 APRILE 

SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO “GIUSEPPE GARIBALDI” –  ISTITUTO DI STUDI INTERNAZIONALI “GIUSEPPE GARIBALDI” -  ASSOCIAZIONE NAZIONALE GARIBALDINA - GARIBALDINI PER L’ITALIA

L’ ASSOCIAZIONE GARIBALDINI PER L’ITALIA, PROMOTRICE DEL PREMIO “ALBERTO MORI”
PREMIA I VINCITORI DEL CONCORSO 
Partecipano gli studenti dell’ Istituto Comprensivo Maria Capozzi e dell’Istituto Comprensivo Parco della Vittoria  Succursale G.G. Belli di Roma 

La giuria del Premio, composta dalla Dott.ssa Quaranta Enrica  (Presidente) e dai soci: Prof.ssa Citoni Orietta, Sig.ra Simmons Monica, Prof. Lamensa Alcide, si è riunita a Roma in una sala delle Scuderie del villino  Corsini, all’interno di Villa Pamphili, gentilmente concessa da Veronica Olmi, Direttore artistico della Casa dei Teatri. I premi sono stati consegnati ai vincitori dal Presidente dell’Associazione “Garibaldini per l’Italia”, Arch. Macoratti Paolo, e dalla Direttrice del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Dott.ssa Minasi Mara. Si ringraziano i professori Mori Silvia (Ist. Maria Capozzi) e Felici Carlo ( G.G. Belli) e la Direttrice del Museo Minasi Mara per il prezioso contributo offerto alla realizzazione del Progetto Scuola. Un ringraziamento particolare alla piccola orchestra e al coro della scuola G.G. Belli, classi I e III L, e all’impegno dei loro insegnanti, per aver saputo trasformare l’inno battagliero degli studenti del 1848 in una melodia pura di pace e armonia.

ISTITUTO MARIA CAPOZZI

CLASSE III C

Primo classificato                MAGGINI MARTA  &  TOMEI ROBERTA  “….Non focalizziamo sempre le nostre attenzioni sulle esteriorità della gente, ma cerchiamo di apprezzare gli altri soprattutto per i sani valori di cui sono portatori…”

Secondo classificato            FRULLANI FEDERICO “…Al giorno d’oggi pensiamo solo al futuro, alle nuove tecnologie, ma conoscere la nostra storia è altrettanto importante perchè se noi oggi siamo così, è solo grazie al sacrificio eroico di individui che hanno creduto in un mondo migliore…”

Terzo  classificato                DI MAGGIO ALESSIO “…Secondo me ricordare come è nata la repubblica è importante per sapere quali sono le nostre origini. Ricordare è importante ma rivivere ancora di più…”

 

CLASSE III D

Primo classificato                BORZI ALESSANDRO “…E’ stata una gita significativa che ha permesso a tutti di capire quali sono le fondamenta della Repubblica Italiana e soprattutto ci ha consentito di capire che una volta tra Nord e Sud, se uniti da un’ideale, non c’era distinzione. Forse al giorno d’oggi dovremmo prendere esempio dai valori di quell’epoca…”

Secondo classificato            MATTEI ALESSIA “…Tutte le persone morte per la Repubblica Romana ci fanno capire che se qualcuno crede in qualche valore o in qualcosa di veramente importante, e si impegna nel realizzarlo, riesce nel suo scopo, anche a costo della propria vita…”

Terzo  classificato                DE SANTIS ALESSIO “…Molto interessante è stato sapere che non ci sono solo esponenti maschili ma anche femminili che in quel periodo non avevano gli stessi diritti degli uomini. Io penso che pur essendo un Museo di piccole dimensioni, c’è tutto quello che bisogna conoscere. Del museo migliorerei i posti a sedere…”

 

GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI 

CLASSE III F

Primo classificato                CHIONNI GABRIELE “… Ora i miei fratelli ed io riposiamo al Mausoleo del Gianicolo, ma il nostro ideale non si è spento tra le gelide mura di Porta San Pancrazio e del Vascello, ma arde come fiamma nei cuori di chi crede nella Libertà, nella Democrazia e nella Repubblica…VIVA LA REPUBBLICA ROMANA – VIVA L’ITALIA UNITA

Secondo classificato            CIRAFICI MATILDE “…I Francesi si sono arresi e li vedo prigionieri sfilare ed entrare a Roma da Porta san Pancrazio. Sono così vicina che potrei toccarli sporgendomi leggermente dalla finestra. Poi un pensiero: forse oggi sono stata testimone di un avvenimento che cambierà la storia, o forse no…”

Terzo  classificato                NACCARI GIUSEPPE “…Tuttavia, all’indomani della sua proclamazione, il 30 aprile 1849 iniziò la fine della repubblica Romana, forse sorta in un momento storico non ancora capace di riconoscere una forma di governo democratica e innovativa per il contesto socio-politico del tempo…”

 IL FILMATO DELLA CERIMONIA DEL 30 APRILE 2014

http://youtu.be/yEeS6enx-nA

 

 

 

 

 

      

Tre anni sono passati dal cuore delle  celebrazioni del 150°  anniversario dell’Italia unita (vedi articolo 17 marzo 2011 ). Eravamo a Roma, sul piazzale del Gianicolo, quel 17 marzo, a testimoniare la nostra profonda amarezza; non certo per l’Italia unita, che abbiamo festeggiato e festeggiamo ogni giorno nei nostri cuori, quanto per l’Italia incompiuta che sempre  più soffoca il nostro vivere quotidiano, rendendoci complici involontari, ma non per questo incolpevoli, di una regressione culturale senza precedenti.

Quale personaggio storico potrebbe mai rappresentare più degnamente l’ unità del Paese, se non Giuseppe Mazzini, la vetta più alta del pensiero intellettuale, morale e civile dell’Italia e una delle più avanzate d’Europa? Il 10 marzo scorso, nel 142° della sua morte, solo pochissimi Italiani  si sono ricordati di Lui; eppure è stato perseguitato, ha subito il carcere, è morto sotto falso nome per restare fedele fino in fondo agli ideali democratici e repubblicani.

Questo Paese ha bisogno di  radici sane, e queste devono essere riconosciute dai semi buoni della storia, quelli autentici e puri. Si deve aver cura di separarli da innesti pericolosi, quando dominati dall’interesse e dalla cupidigia. Per questo occorre affrancare chi ha operato per l’Italia (Mazzini e Garibaldi) da chi se ne è servito (Cavour e Vittorio Emanuele II); si eviteranno così dannose paccottiglie, utili soprattutto a rafforzare coloro che speculano sull’ignoranza del Popolo.

Questo è il nostro pensiero – Il 17 marzo 2011 lo abbiamo condensato in un volantino (che oggi riproponiamo aggiornato)  e consegnato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

 

VIVA L’ITALIA

di Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi

NOI,

RAGAZZI VOLONTARI DEL RISORGIMENTO,

CHE ABBIAMO SOGNATO UNA REPUBBLICA FONDATA SULLA LIBERTA’, SULLA GIUSTIZIA, SUL PROGRESSO, SULLA SOLIDARIETA’;

 NOI,

CHE ABBIAMO OFFERTO LE NOSTRE GIOVANI VITE PER L’ITALIA UNITA, E PER VOI, CHE OGGI GODETE IL FRUTTO DEL NOSTRO SACRIFICIO

OGGI, 17 MARZO 2014

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MANIFESTIAMO UN SENTIMENTO DI INTENSO DOLORE…

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PER UNA PATRIA E UNA DEMOCRAZIA INCOMPIUTE
 PER UNA SOCIETA’ CHE TRASCURA IL BENE COMUNE PER SETE DI POTERE E DI DENARO
 PER UN POPOLO DISEDUCATO ALLA RESPONSABILITA’, CHE IGNORA  L’OSSERVANZA DEI DOVERI E LA DIFESA DEI DIRITTI
 PER L’AGONIA DELLA SCUOLA PUBBLICA -  UNICA SPERANZA PER LE FUTURE GENERAZIONI

L’Associazione Garibaldini per l’Italia, per sensibilizzare le giovani generazioni alle vicende storiche e umane della Repubblica Romana, primo tentativo organico e istituzionale di creare l’unità d’Italia attraverso la formazione di una Repubblica democratica parlamentare a suffragio universale, indice un premio dedicato alla memoria del Garibaldino del nuovo millennio “Alberto Mori”.

L’iniziativa, oltre a suscitare  negli allievi l’interesse per la storia della Patria, nell’ottica della formazione di una comunità solidale,  intende concorrere a fornire  strumenti adatti alla comprensione dei diritti e doveri del cittadino, espressi nei Principi Fondamentali della Costituzione della Repubblica Romana, fonte d’ispirazione della vigente Carta costituzionale, entrata in vigore il 1° Gennaio 1948. L’Associazione intende focalizzare l’attenzione dei ragazzi sulle storie dei volontari garibaldini, di personaggi noti e meno noti che hanno lottato, combattuto e sofferto per un ideale di libertà e giustizia e contribuito alla formazione dello Stato unitario.

Il Progetto, proposto quest’anno alla Scuola secondaria di primo grado di Roma (Istituto Comprensivo Maria Capozzi - Istituto Comprensivo Parco della Vittoria, succursale Scuola Media unica G.G.Belli) e  organizzato in collaborazione con il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina di Porta San Pancrazio (Dott.ssa Mara Minasi), prevede:

 A) Una mattinata di visita al Museo e nei luoghi delle battaglie più importanti per ciascuna delle tre classi partecipanti – B)  La elaborazione, da parte di ogni allievo,  di un articolo redatto in forma di cronaca giornalistica in cui vengano evidenziate le impressioni personali più significative sul periodo storico preso in esame, in riferimento a quanto letto, ascoltato e vissuto in classe e nella mattinata; C) La partecipazione alla cerimonia commemorativa del 165° anniversario della battaglia del 30 Aprile 1849, in presenza delle Associazioni Culturali e d’Arma – Istituto di Studi Internazionali “Giuseppe Garibaldi”- Associazione Nazionale Garibaldina - Associazione Garibaldini per l’Italia – Banda Musicale Vigili Urbani di Roma Capitale – Picchetto Armato dell’ Esercito Italiano (Sacrario dei caduti per Roma al Gianicolo - Via Garibaldi 29/e – Dott.ssa Francesca Bertozzi)

LE DATE :

Visite al Museo della Repubblica Romana e nei luoghi delle battaglie:       

7 – 19  Marzo 2014 – 2 Aprile 2014 – ore 10,15

Celebrazione al Mausoleo-Ossario dei Caduti per Roma:                             

30 Aprile 2014 - ore 11,00

IL PREMIO “ALBERTO MORI”

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Alberto Mori, co-fondatore e Vicepresidente dell’Associazione

Garibaldini per l’Italia,

ci ha lasciato il 28 Gennaio 2014

Per molti di noi Alberto è stato un vero  e proprio amico fraterno; un amico onesto, intelligente, preparato culturalmente, modesto e sensibile. Un uomo “d’altri tempi”, si direbbe oggi; e questa è un’ affermazione che non sminuisce il suo valore, anzi  esalta la sua figura di uomo e di cittadino esemplare, rispettoso della Legge e amante della giustizia sociale.

 La sua persona ha saputo esprimere in ogni circostanza onestà, dignità, generosità; generosità che si manifestava, non solo nel sostegno di altri fratelli in difficoltà, ma soprattutto nella volontà di aiutare questa società a crescere in civiltà e  progresso, incitando le persone che incontrava durante il percorso di crescita dell’Associazione a mettersi in gioco e battersi per contrastare l’attuale, costante declino della società italiana.

Alberto è stato un nobile punto di riferimento per ognuno di noi e per l’Associazione Garibaldini per l’Italia; e lo sarà ancora, come tutti coloro che nel tempo hanno lottato e sperato nel miglioramento della condizione umana.

Alberto Mori è stato coerente con il pensiero mazziniano: “lo scopo della vita non è quello di essere più o meno felici, ma di rendere sé stessi e gli altri migliori”

Grazie, Alberto, per la tua amicizia e fraternità 

 vivi e vivrai sempre nei nostri cuori

http://www.youtube.com/channel/UCEAIHhp5nYsTTnlTHi5eyyw

  

L’ASSOCIAZIONE “GARIBALDINI PER L’ITALIA”, RINNOVANDO LA SUA VICINANZA A SILVIA E ALLA FAMIGLIA MORI,  RINGRAZIA LE ISTITUZIONI, LE ASSOCIAZIONI E I SINGOLI CITTADINI CHE HANNO PARTECIPATO CON AFFETTO

LA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO “INTERVISTE IMPOSSIBILI AGLI EROI DELLA REPUBBLICA ROMANA” , QUEST’ANNO DEDICATO A QUATTRO PERSONAGGI NON ITALIANI CHE PARTECIPARONO, DALL’APRILE AL GIUGNO 1849, AGLI SCONTRI SUL GIANICOLO (Ana de Jesus Ribeiro da Silva-Anita Garibaldi-, la giornalista americana Margaret Fuller, l’ufficiale francese Gabriel Laviron e il poeta polacco Adam Mickiewicz),  PROMOSSA DAL COMITATO DI QUARTIERE MONTEVERDE-4 VENTI E DALLA SCUOLA DI SCRITTURA OMERO, COSTITUISCE PER LA CITTADINANZA E PER I GIOVANI UNA BELLA OCCASIONE PER MANTENERE VIVA LA MEMORIA  DI UN MOMENTO STORICO  FONDAMENTALE PER L’IDENTITA’ ISTITUZIONALE DELL’ ITALIA REPUBBLICANA.

L’associazione Garibaldini per l’Italia ha aderito all’iniziativa e sarà presente nella Giuria della critica

FILASISTI CATEGORIA UNDER 18:

Graziella Lucchese – Marzia Riso – Marta Spizzichino

FINALISTI CATEGORIA OVER 18

Lorenzo Carlo – Stefano Durante – Andrea Mauri

SABATO 7 DICEMBRE HA AVUTO LUOGO LA LETTURA DEI BRANI DI OGNI SINGOLO CANDIDATO. ALLA PRESENZA DI UN PUBBLICO NUMEROSO SONO STATI SCELTI I VINCITORI, VOTATI DA UNA GIURIA POPOLARE E DA UNA GIURIA DELLA CRITICA FORMATA DAI PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI “COMITATO GIANICOLO”, “GLI AMICI DI RIGHETTO” E DEI “GARIBALDINI PER L’ITALIA”. TUTTI I BRANI, DI OTTIMA QUALITA’ SIA PER I CONTENUTI LETTERARI CHE PER  LA RICERCA DI UNA LETTURA CRITICA DELLA STORIA DEI SINGOLI PERSONAGGI, SONO STATI ACCOLTI DA CALOROSI APPLAUSI. LA NOSTRA ASSOCIAZIONE HA DONATO A OGNI CANDIDATO UNA MEDAGLIA-RICORDO DELL’EVENTO.

L’ASSOCIAZIONE GARIBALDINI PER L’ITALIA RINGRAZIA IL COMITATO DI QUARTIERE MONTEVERDE-4 VENTI E LA SCUOLA DI SCRITTURA CREATIVA “OMERO” PER AVER CONTRIBUITO A DIFFONDERE LA CULTURA DEL RISORGIMENTO E DELLA REPUBBLICA ROMANA TRA I GIOVANI E LA CITTADINANZA 

ERANO PRESENTI: CRISTINA MALTESE,  PRESIDENTE DEL MUNICIPIO XII DI ROMA CAPITALE,  LICIA DONATI PERELLI, PRESIDENTE DEL COMITATO DI QUARTIERE MONTEVERDE-4 VENTI, I MEMBRI DELLA SCUOLA DI SCRITTURA CREATIVA” OMERO”, LE SCRITTRICI  STELLA SOFRI E BRUNELLA DIDDI, IL CORO GUINIZELLI CON IL CORO DEL COMITATO DI QUARTIERE MONTEVERDE-4 VENTI.

 PREMIO CATEGORIA UNDER 18:

1^Graziella Lucchese – 2^Marzia Riso – 3^Marta Spizzichino

PREMIO CATEGORIA OVER 18

 1^ Andrea Mauri – 2^Lorenzo Carlo – 3^ Stefano Durante

PREMIO DELLA CRITICA UNDER 18 – Gabriella Lucchese

PREMIO DELLA CRITICA OVER 18 – Stefano Durante

 

La battaglia del 3 Giugno 1849 a Roma, poco fuori la Porta di San Pancrazio, fu decisiva per l’inizio della caduta della Repubblica Romana . Negli scontri con i Francesi del Generale Oudinot persero la vita centinaia di patrioti e soldati accorsi da ogni parte d’Italia e d’Europa, con presenze anche americane, per difendere il sogno di una democrazia e una repubblica, nate per riscattare la dignità del Popolo italiano, da secoli sottomesso a poteri che avevano represso la sua libertà.

Quest’anno la nostra Associazione vuole ricordare quei giorni gloriosi con una cerimonia commemorativa, per non dimenticare il sacrificio estremo di quei giovani.

 

La locandina dell’evento

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Malgrado la minaccia di pioggia e lo sciopero dei mezzi pubblici, si è conclusa felicemente il 3 giugno  la rievocazione di quegli scontri furiosi di 164 anni fa tra l’esercito della Repubblica Romana e quello della Repubblica Francese, in cui  perse la vita il fior fiore dei Patrioti Italiani  della metà dell’ottocento. La memoria, patrocinata dal Municipio Roma XII, cui hanno partecipato la Banda musicale della Guardia di Finanza in costume storico, il Coro LabBosio di Roma, le associazioni A.N.P.I, F.I.A.P. e Ambrosia, è stata celebrata in presenza della neo-eletta Presidente del Municipio Roma XII, avv. Cristina Maltese e del Generale di Brigata Raffaele Romano, comandante della Banda musicale.
L’alternanza delle citazioni importanti di Giuseppe Mazzini, Andrea Costa e Raffaele Tosi, con brani musicali eseguiti magistralmente dalla Banda della Guardia di Finanza diretta dal Maestro Maurizio Ambrosini e alcuni canti della libertà intonati con passione dal coro LabBosio diretto da Sara Modigliani, oltre alla lettura di venti nomi tra le centinaia di caduti di quel tragico giorno e della difesa di Roma,  hanno favorito la riflessione sulla Patria, sulle nostre radici storiche e culturali e sui destini dell’Italia.
 Si ringraziano tutti i partecipanti; in particolare l’attore e regista Vanni De Lucia e la garibaldina Enrica Quaranta per il loro importante contributo. L’Associazione Garibaldini per l’Italia, rinnovando l’impegno finalizzato alla divulgazione dei valori fondanti la nostra democrazia costituzionale, è sempre più convinta che il ruolo determinante per il progresso del Paese sia l’attualizzazione costante dei princìpi nati nel Risorgimento, con particolare riferimento alla Repubblica Romana del 1849 e alla Resistenza del 1943-’45.

IL FILMATO AMATORIALE   http://www.youtube.com/watch?v=0tl_cGcYMBE

Cuscino di fiori

Presidente Paolo Macoratti

Arturo De Marzi

Vanni De Lucia e Gianni Riefolo

Pres. Cristina Maltese e Gen. Raffaele Romano

Enrica Quaranta

Pupa Garribba

Vanni De Lucia

Maggiore Antonio Di Biagio

Sara Modigliani

Cinzia Dal Maso

Alcide Lamensa e Arturo De Marzi

Maurizio Santilli e Arturo De Marzi

Cristina Maltese e Raffaele Romano

Antonio Ladevaia

Gabriele Modigliani

Sara Modigliani

Maestro Maurizio Ambrosini

L’Associazione di promozione sociale “Ambrosia”,  in collaborazione con l’Associazione “Garibaldini per l’Italia” e Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, promuove un ciclo di incontri e visite guidate per fare memoria della Repubblica Romana, nel 164° anniversario della nascita e della caduta

La locandina

 

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Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Garibaldini per l’Italia ha conferito a Cinzia Dal Maso, giornalista e scrittrice, la tessera di Socia Onoraria n° 04/o. Sabato 23 marzo, in occasione del tesseramento annuale,  abbiamo  avuto il piacere di consegnarLe la tessera, il fazzoletto sociale e una copia dello Statuto

MOTIVAZIONE TESSERA ONORARIA N° 04/O

PER LA DOTT.SSA  DAL MASO CINZIA GIORNALISTA E SCRITTRICE

 Il Consiglio Direttivo. in conformità agli artt. 7 e 4 dello Statuto ha deciso all’unanimità di concedere alla Dott.ssa Dal Maso Cinzia la qualifica di Socia Onoraria dell’Associazione Garibaldini per l’Italia

per  lo studio e la diffusione della memoria storica, con particolare attenzione alle
figure femminili legate alla Repubblica Romana del 1849.
Si riconosce a Cinzia Dal Maso il merito di aver potenziato le sue ricerche con
interventi concreti che hanno contribuito a far emergere dal passato un patrimonio umano ricco di valori ed eroismo

La vittoria momentanea delle forze militari e volontarie della Repubblica Romana suscitò grandi entusiasmi nel Popolo di Roma; si era riusciti a battere sul terreno uno dei più potenti eserciti del mondo. La macchina bellica francese avrebbe schiacciato con le armi, solo un mese dopo, le speranze e le illusioni di quella meravigliosa stagione.

 

 

E’ stata celebrata la ricorrenza del 30 Aprile con la Società di Mutuo Soccorso “Giuseppe Garibaldi”,  l’Istituto Internazionale di studi “Giuseppe Garibaldi”, ente promotore, l’Associazione Nazionale Garibaldina, l’Associazione Nazionale “Cacciatori delle Alpi” e l’Associazione culturale “Gli amici di Righetto”. Ha partecipato alla celebrazione la V classe dell’Istituto comprensivo “Via Crivelli”, accompagnata dal Dirigente scolastico e da due insegnanti ; la Presidente della Commissione scuola, cultura e sport del Municipio XVI, Avv. Cristina Maltese, la Direttrice del Museo della Repubblica Romana Dott.ssa Mara Minasi e varie Associazioni culturali e d’Arma. Alla presenza di Giuseppe Garibaldi, Presidente dell’Ist. Internaz. di Studi “Giuseppe Garibaldi”, della Signora Maria Antonietta Grima Serra, Presidente dell’Associazione Nazionale Garibaldina, dell’Arch. Paolo Macoratti, Presidente dell’Associazione Garibaldini per l’Italia, sono intervenuti il Prof. Giuseppe Monsagrati e il Prof. Franco Tamassia. La cerimonia è stata significativa per la presenza di alcuni discendenti di Goffredo Mameli e di Paolo Narducci, quest’ultimo tra i primi a cadere il 30 Aprile 1849 per la repubblica Romana.

http://www.youtube.com/watch?v=96ePk3QCS5o 

Roma, 30 Aprile 2013 – ore 11,30 - Museo Ossario Garibaldino - Via Garibaldi, 29/e – http://www.facebook.com/photo.php?v=451725671579134