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GARIBALDINI PER L’ITALIA - Associazione culturale
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INVITO
Cerimonia del 157° anniversario del fatto d’armi di Villa Glori
Roma, 23 ottobre 2024 – Villa Glori, piazzale del Mandorlo – ore 10,30
Gerolamo Induno – Morte di Enrico Cairoli – 1868
Villa Glori – 28 ottobre – ore 10,30
Associazione Garibaldini per l’Italia
Associazione Nazionale Garibaldina
Ist. Internaz. di Studi G. Garibaldi
PICCHETTO ARMATO “GRANATIERI DI SARDEGNA”
BANDA MUSICALE POLIZIA MUNICIPALE DI ROMA CAPITALE
Intervento di Paolo Macoratti
Siamo di nuovo qui per fare memoria e cercare di conservare la memoria di un avvenimento del nostro Risorgimento apparentemente insignificante, se lo paragoniamo alle grandi battaglie per l’unificazione nazionale e a quell’unico e importante momento storico che fu la Repubblica Romana del 1849. Infatti, dopo 18 anni di distanza da quell’evento straordinario, Roma tornò al centro delle giuste aspirazioni dei Patrioti italiani. In realtà, malgrado il fallito tentativo di portare aiuto agli insorti romani, l’episodio di Villa Glori fu tutt’altro che insignificante, soprattutto perché avrebbe lasciato ai posteri un formidabile esempio.
Purtroppo, come accade spesso nella storia dell’umanità, le sorti di un intero popolo sono affidate al coraggio e all’iniziativa di poche persone che dedicano se stesse al progresso della Comunità, fino all’estremo sacrificio della vita. Queste poche persone furono considerate “banditi” dal regime, come d’altronde era già avvenuto per i “briganti” della Repubblica Romana e gli “scomunicati ladroni e malandrini” della spedizione dei Mille.
Oggi vogliamo qui ricordare il loro coraggio; il coraggio di chi, come i 78, come i componenti della famiglia Cairoli, ha testimoniato con l’azione temeraria il proprio attaccamento alla Patria e ai valori più alti che essa rappresenta.
Oggi, 28 ottobre 2021, siamo temporalmente molto distanti sia dalla Repubblica Romana del 1849 sia dal fatto d’arme di Villa Glori del 23 ottobre 1867; sappiamo però ancora apprezzare ideali che non hanno tempo perché radicati nella natura umana, laddove siano ben saldi o vengano opportunamente risvegliati.
Siamo distanti da quei tempi se pensiamo che Benedetto Cairoli, ultimo rimasto di una famiglia decimata dalle guerre d’indipendenza, fu Primo Ministro del Regno d’Italia dal 1878 al 1881. Ma fu un PrimoMinistro con un curriculum particolare, visto che aveva partecipato alle 5 giornate di Milano del 1848, aveva combattuto nel 1859 con i Cacciatori delle Alpi, aveva partecipato alla Spedizione dei Mille del 1860, ove era stato ferito 2 volte, e nel 1866 er stato con Garibaldi nel Trentino.
Ed è proprio in virtù di tali sostanziali differenze che dovremmo trasferire i valori più alti che vengono dal passato in questa attualità di grandissima confusione e complessità, ove l’equilibrio “vacilla” per carenza di apporti critici e l’informazione è troppo spesso monocorde e priva di quel fertile contraddittorio che è l’anima della democrazia. . Grandi distanze temporali e grandi differenze ideali con il presente. Infatti non è un caso che oggi le sorti della Patria siano affidate a un Primo Ministro che, malgrado l’indiscusso prestigio internazionale e un curriculum di tutto rispetto, non si sia occupato per tutta la sua intensa e fulminante carriera altro che di finanza e di denaro.
Ai valori che l’episodio di Villa Glori ci ha consegnato e che abbiamo citato nella cerimonia del 2018, cioè ardimento, sacrificio, responsabilità, aggiungiamo oggi un termine che li riassume: la solidarietà. Solidarietà, un tempo diretta a portare aiuto agli insorti romani. Oggi, quale tipo di solidarietà dovremmo adottare? A mio avviso non quella che giustifica il proprio privato diritto di scelta e di libertà individuale come fosse un “atto solidale” verso la comunità di appartenenza, ma quella rivolta a coloro che a causa dell’emergenza ancora in atto hanno perso il lavoro e subìto norme restrittive basate sul principio, ormai diffusissimo in ogni campo, compreso quello politico, del “prendi o lascia”. Solidarietà a chi, con il lavoro, ha perso anche la dignità, che i Padri Costituenti, all’articolo 1 dei principi fondamentali della nostra Costituzione si erano preoccupati, attraverso il lavoro stesso, di assicurare a ciascun cittadino.
Un pensiero di profonda gratitudine, dunque, ai 78 di Villa Glori; a chi ha iniziato questo incontestabile percorso virtuoso. Oggi abbiamo sfide difficili da affrontare ma non ci mancano gli strumenti per partecipare attivamente e non passivamente alle trasformazioni in atto e cercare con dedizione e studio tutte le fonti di informazione che possano garantire soluzioni adeguate alla nostra attuale condizione. Ovvero, essere in grado di cogliere, nel presente, individualmente, la forza dei valori trasmessici dal passato, riconoscendola in tutti coloro che remano nella direzione di una società più consapevole, più giusta, più democratica.
Enrico e Giovanni Cairoli – Foto con firme autentiche ( Collezione Leandro Mais – Roma)
Appuntamento 23 Ottobre 2015 – Ore 10,30
Roma – Villa Glori – Piazzale del Mandorlo
Garibaldini per l’Italia
con:
Associazione Nazionale Garibaldina
Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”
La Cerimonia è stata valorizzata dalla presenza degli alunni della Prima Media dell’Istituto comprensivo Parco della Vittoria, succursale scuola media unica G.G. Belli , preparati all’evento dal Prof. Carlo Felici e accompagnati dalla Prof.ssa Valentina Della Volpe
Ed ecco i ribelli, gli impazienti, i generosi che non vogliono mordere il freno: ecco le piccole sante minoranze che sanno tutto osare e dare anche la vita per il loro ideale. Quanta gratitudine deve l’Umanità a queste minoranze spesso fuori legge, ma devotissime sempre alla legge del dovere per la conquista di mète luminose. I benpensanti e i calcolatori non possono né potranno mai comprendere costoro, perché ovattati di opportunismo e di freddezza, se non spesso di inconfessabile viltà..
Asterio Mannucci – Ai Caduti per Roma 1849/1870 - Villa Glori – Rivista Capitolium
Appuntamento 23 Ottobre 2014 – Ore 11,00
Interno di Villa Glori – Piazzale del Mandorlo
Garibaldini per l’Italia, con:
Associazione Nazionale Garibaldina – Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”.
Nelle immagini gli alunni della Classe III F della scuola G.G. Belli di Roma, guidati dal socio garibaldino Prof. Carlo Felici
L’Associazione Garibaldini per l’Italia, nell’ambito del 150° dell’unità d’Italia, intende celebrare l’episodio di Villa Glori avvenuto il 23 ottobre 1867, ove 76 coraggiosi Garibaldini, comandati da Enrico Cairoli, giunti fino alle porte di Roma nel tentativo di suscitare un’insurrezione armata (nell’ambito della campagna Nazionale dell’Agro Romano del 1867 che si concluse con la sconfitta di Mentana), resistettero eroicamente alle truppe pontificie accorse in gran numero per contrastare la loro iniziativa.
Agli atti eroici dei volontari che, consapevoli della notevole inferiorità numerica e dell’armamento tecnicamente inferiore, cercarono di intimorire il nemico con un disperato assalto, si contrappose la spietata ferocia dei Pontifici, in un clima di forte tensione emotiva dovuta all’attentato del giorno precedente alla caserma Serristori in Trastevere.
L’Associazione Culturale Gruppo Laico di Ricerca ha organizzato l’evento in forma originale; infatti, durante il percorso che ci porterà alla celebrazione nel Piazzale del Mandorlo, al centro della Villa, verranno letti brani di Cesare Pascarella tratti dalla poesia Villa Gloria, che il poeta scrisse nel 1886.
L’appuntamento per i partecipanti è alle ore 15,00 di domenica 23 ottobre 2011 all’ingresso del parco di Villa Glori (P.le del Parco della Rimembranza-angolo Viale Pilsudski) Per i membri dell’Associazione : camicia rossa garibaldina, fazzoletto e cappello
SACRO DRAPPELLO
Cairoli Enrico comandante la falange
Tabacchi Giovanni di Mirandola, capo della prima sezione
Isacchi Cesare di Cremona capo della seconda sezione
Cairoli Giovanni capo della terza sezione
De Verneda Ermenegildo di Cremona, aiutante maggiore
Galli Carlo di Pavia, furiere maggiore
Guida Carlo di Soresina
Fabris Placido di Treviso
Isacchi Antonio di Milano
Gentili Oreste di Loreto d’Ancona
Bariani Ernesto di Milano
Pasquali Ubaldo di Loreto d’Ancona
Stragliati Baldassarre di Milano
Pietrasanta Luigi di Pavia
Fiorini Odoardo di Cremona
Mantovani Antonio di Pavia
Colombi Antonio di Cremona
Bassini Edoardo di Pavia
Bonelli Filippo di Cremona
Bassini Pietro di Pavia
Barbarina Alessandro di Cremona
Meruzzi Giuseppe di Pavia
Nobili Ernesto di Cremona
Campari Camillo di Pavia
Vacchelli 1° di Cremona
Castagnini Domenico di Pavia
Vacchelli 2° di Cremona
Ricci Emilio di Pavia
Rosa 1° di Bergamo
Trabucchi Ercole di Pavia
Rosa 2° di Bergamo
Grangiroli Ercole di Pavia
Muselli Pietro di Trieste
Vecchio Giovanni di Luigi di Pavia
Muratti Giusto di Trieste
Bazzoli Massimiliano di Forlimpopoli
Chiap Valentino di Udine
Garavini Enrico di Forlimpopoli
Michelini di Udine
Cerri Silvestro
Ferrari Pio di Udine
Taddeo Francesco di Napoli
Dall’Oppio di Castelbolognese
Tinelli Luigi di Napoli
Marzari Francesco di Castelbolognese
Veroi
Franceschielli di Castelbolognese
Tirapelli
Capra di Castelbolognese
Candida di Roma
Emiliani di Castelbolognese
Clesci
Valdri Francesco di Castelbolognese
Celli Silvestro
Valdri Antonio di Castelbolognese
Delcorso
Gramigna Angelo di Castelbolognese
Tarabra Alessio di Asti
Mancini
Rossi Raffaele di Bologna
Nicolato Luigi
Gazzon Antonio di Bologna
Musini Luigi di Borgo S. Donnino
Gilioli-Cesali Antonio di Mirandola
Vidati Luigi di Venezia
Veronesi Angelo di Mirandola
Tamanti Costanzo di Fermo di Ancona
Veronesi Tito di Mirandola
Lelli Vincenzo di Ancona
Bonforti Carlo di Mirandola
Vellerin-Flori di Lione
Papazzoni Ernesto di Mirandola
Petit-Bon Francesco di Parma
Papetti Francesco di Mirandola
Angeli Enrico di Vicenza
Mai Tommaso di S. Giacomo delle Segnate (MN)
Con questo libro intendiamo rendere omaggio a quei volontari Garibaldini friulani, sconosciuti ai più, che combatterono a fianco di Giuseppe Garibaldi in quasi tutte le battaglie per l’unità d’Italia. Un’occasione unica per ripercorrere pagine importanti della nostra storia risorgimentale, rivissuta attraverso i racconti di protagonisti coraggiosi, animati da un profondo amore per la Patria ed una indomabile coerenza con i princìpi più alti del pensiero mazziniano.
Ringraziamo gli autori di questa importante ricerca storica che hanno messo in rete l’intera pubblicazione, ricca anche di immagini preziose. (vedi l’indice nelle pagine finali del documento)