In questo “caldi” giorni di Dicembre accade che molte persone destinate a lavorare per la salute del prossimo siano sul punto di dover chiedere aiuto alla comunità dei cittadini per sopravvivere; questo a causa dei tagli improvvisati, quanto delittuosi, che un pugno di burocrati senza scrupoli si accinge a infliggere alla Sanità Pubblica e a quella privata convenzionata. Non è concepibile, nè giustificabile, penalizzare il diritto alla salute attraverso operazioni che potrebbero altrimenti essere risolte ridimensionando altri capitoli di spesa, come gli armamenti, le patrimoniali, la tassazione delle slot-machine, il finanziamento dei partiti, ecc.
Non è concepibile , nè giustificabile, che medici, infermieri e personale sanitario siano costretti a elemosinare viveri alla comunità dei cittadini, essendo loro stato sospeso lo stipendio da quattro mesi, come i dipendenti dell’Ospedale San Carlo di Roma, dei quali riportiamo l’appello:
Non è concepibile , nè giustificabile, accettare che la disperazione costringa i lavoratori di uno Stato democratico e repubblicano a chiedere, come ultima spes, aiuto al Monarca di uno Stato straniero come la Città del Vaticano.
Politici, Amministratori e Burocrati della Repubblica devono finalmente prendere atto delle gravi ripercussioni che tali interventi potrebbero recare a tutta la società italiana, al bene pubblico e a quello privato. Occorrono invece: strumenti di controllo idonei che impediscano la propagazione della piaga della corruzione; l’individuazione di persone realmente qualificate in campo scientifico in grado di orientare le strutture sanitarie verso un servizio d’eccellenza al cittadino malato; riprogrammare la spesa pubblica sanitaria partendo dai diritti degli ultimi, come la riabilitazione per le persone affette da deficit cognitivo.