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Il 24 dicembre 2018 ci ha lasciato Gianni Riefolo.
Gianni era sempre lì, con la sua bandiera rossa, il basco o il cappello, il fazzoletto tricolore, ora dell’ANPI ora della FIAP ora dei GARIBALDINI PER L’ITALIA, sempre presente a quelle occasioni che annualmente scandiscono il tempo della memoria e che vengono riproposte per non dimenticare, per mantenere vivi quei valori che hanno fondato la nostra vita, prima unitaria e poi democratica e repubblicana.
Gianni Riefolo, legato ad alcune delle tante realtà di volontariato che hanno avuto e hanno in comune la passione per quella stagione eroica di sacrificio e sangue che si è guadagnata un posto di primo piano nella scala del progresso civile, ha avuto il grande merito di aver creato, senza computer, senza internet, una rete fittissima di relazioni umane centrata sui valori. Al di là dei progetti e dei desideri, delle scelte politiche e delle proposte al limite dell’utopia, che ha cercato di condividere con tutti, restano di Gianni vivi e limpidi i riferimenti educativi di mazziniana memoria, condivisi da moltissime persone e testimoniati da decine e decine di messaggi che si possono leggere nel gruppo della pagina whatsApp a lui dedicata.
E’ stata di Gianni l’iniziativa di dedicare due date, l’8 marzo e il 4 agosto di ogni anno, alla memoria di Anita Garibaldi. Continueremo a farlo noi dell’Associazione Garibaldini per l’Italia, e questa sarà l’occasione migliore per ricordare con affetto anche questo semplice, umile garibaldino del nostro tempo.
In un panorama internazionale decisamente difficile per l’intera umanità, causato dalla ridefinizione globale degli assetti economici e sociali di molti Stati e dalle trasformazioni climatiche che favoriscono spostamenti di grandi masse di popolazione da regioni sconvolte da guerre e carestie a territori più stabili ed economicamente più solidi, l’Europa potrebbe rappresentare l’àncora di salvezza per un nuovo e più strutturato equilibrio mondiale.
Questo compito trainante dell’Europa, che oggi cerchiamo di riconfermare potenziandolo con il superamento del mero aspetto economico, in favore di un suo sviluppo più solidale e democratico, era già stato individuato nell’ottocento da due grandi personalità del nostro Risorgimento: Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. Strenui combattenti per l’Unità d’Italia, i Padri della Patria repubblicana e democratica profetizzavano, ognuno con le proprie strategie d’intervento, l’unità degli Stati europei riuniti in una confederazione:
Un gruppo di soci garibaldini alla “Marcia per l’Europa” – Da sinistra: Arturo De Marzi, Paolo Macoratti, Monica Simmons, Orietta Citoni, Giuseppe Maggio
Nella ricorrenza dei 60° anniversario dei trattati di Roma, l’Associazione Garibaldini per l’Italia aderisce al movimento Europeo e al Forum della coalizione
“CAMBIAMO ROTTA ALL’EUROPA”
e invita a partecipare
- al FORUM che avrà luogo il 24 Marzo 2017 presso l’Aula Magna dell’Università di Roma “La Sapienza” dalle ore 14,00 alle 24,00, secondo il programma qui allegato.
- alla MARCIA PER L’EUROPA del 25 Marzo 2017 sempre a Roma, con appuntamento alle ore 11,00 a piazza della Bocca della Verità, da dove partirà il corteo alla volta del Colosseo – http://www.marchforeurope2017.eu/
L’ Associazione Garibaldini per l’Italia, impegnata nella diffusione della conoscenza della storia del Risorgimento italiano, in particolare della Repubblica Romana del 1849, dell’epopea garibaldina e della guerra di Liberazione, ha organizzato una serata in onore di coloro che, nel difendere la Repubblica Romana e i contenuti altissimi di civiltà e progresso contenuti nella sua Costituzione repubblicana, gettavano le basi democratiche e popolari per una nascente Repubblica Italiana.
L’evento serale si si è snodato attraverso i luoghi in cui si svolsero i combattimenti più aspri in difesa della Repubblica (Villa Pamphili, Porta San Pancrazio, Villa Spada) per concludersi al Mausoleo-Ossario Garibaldino del Gianicolo, via Garibaldi , 29/e.
Qui, ove riposano le spoglie mortali di Goffredo Mameli e tanti altri martiri della libertà, è intervenuta la Banda Musicale della Guardia di Finanza che ha eseguito brani di Giuseppe Verdi, intervallati da brevissimi interventi su testi di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e altri Patrioti.
Oltre alle associazioni culturali e combattentistiche, sono intervenuti:
Dott.ssa Carla Di Veroli – delegata del Sindaco di Roma Ignazio Marino alle cerimonie della Memoria
Dott.ssa Daniela Cirulli – Vice presidente della Giunta del Municipio XII – Politiche sociali, della formazione, del lavoro e delle pari opportunità
Tiziana Capriotti – Assessora alle politiche educative e scolastiche, culturali e interculturali, sportive e del benessere- Municipio XII Roma Capitale
Dott.ssa Mara Minasi – Direttrice del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Generale di Brigata Raffaele Romano – comandante della Banda Musicale della Guardia di Finanza
Prof. Giuseppe Monsagrati – storico del Risorgimento
Prof. Franco Tamassia – Direttore dell’Istituto di Studi Internazionali “Giuseppe Garibaldi”
Signora Maria Antonietta Grima Serra – Presidente Associazione Nazionale Garibaldina
Promozione e Organizzazione: Associazione “Garibaldini per l’Italia”
Conduttori del corteo:
Arch. Paolo Macoratti – Garibaldino Presidente
Dott.ssa Enrica Quaranta – Garibaldina
PROGRAMMA
“Per non dimenticare l’esperienza fondamentale che per l’Italia ha avuto la Repubblica Romana, soffocata con la forza delle armi al Gianicolo, ma non nello Spirito e nei Valori che l’hanno animata, dai quali dobbiamo trarre nutrimento per l’impegno di resistenza democratica cui siamo ancora oggi chiamati”.
VIDEO DELL’INTERO PERCORSO
http://www.youtube.com/watch?v=Ss2HGNB9veU
http://www.youtube.com/watch?v=XoI1ztIvfTU
http://www.youtube.com/watch?v=Vi4XjA0U1m4
- ore 18,45 - Appuntamento a Villa Pamphili, piazzale dei Ragazzi del 1849 (Arco dei Quattro Venti)
- Corteo con stazioni presso il Vascello, Porta San Pancrazio, Villa Spada
- ore 20,30 – Mausoleo-Ossario Garibaldino – Concerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza – Musiche di Giuseppe Verdi
La fiaccolata del 10 giugno 2012 a Roma sul colle del Gianicolo, organizzata dalle Associazioni Garibaldini per l’Italia e Gruppo Laico di Ricerca, patrocinata dal Comune di Roma ( Municipii I e XVI ), con la partecipazione attiva dell’A.N.P.I. e della F.I.A.P, per celebrare il 163° anniversario della Difesa della Repubblica Romana del 1849, ha voluto rendere onore ai caduti, ai combattenti, agli esiliati, ai giustiziati che testimoniarono con il loro sangue e la loro partecipazione la volontà di cambiare il mondo, dando vita al momento forse più alto della nostra storia risorgimentale.
http://www.youtube.com/watch?v=PcriprLpOQg&feature=g-upl
“Pochi contro moltissimi”, è scritto sulle lapidi e sui testi di storia, per ricordare quanto grande fosse stato il loro sacrificio, quanto forte la spinta che li animava. Quale misteriosa forza aveva prodotto quelle volontà, così determinate da sfidare con furore le potenze militari più organizzate e potenti dell’epoca? I nostri fratelli del 1849 anelavano a realizzare su questa terra l’archetipo del bene comune, l’utopia per antonomasia, la fraternità e la giustizia sociale; in due parole la DEMOCRAZIA PURA. Parole che terrorizzavano Re e Papi e che ancora oggi imbarazzano le caste e i potentati economici e religiosi.
La memoria di quei giorni e degli uomini e le donne che fecero grande il nostro Paese spesso si riduce alla sola celebrazione di questa o quella ricorrenza, che individui più o meno preparati storicamente, s’impegnano a rinnovare periodicamente per non sentirsi lontani da quel passato glorioso. E’ questa una delle basi di partenza per coltivare la memoria, ma il rischio che assuma il carattere di un’autocelebrazione sterile e infruttuosa è molto alto.
Potrebbe sembrare difficile mettere a frutto l’eredità di Mazzini, Garibaldi, Mameli e tutti coloro che parteciparono alla costruzione di una Patria comune fondata sul progresso dell’essere umano e sulla convivenza civile; in realtà è solo una questione di volontà e di scelte personali. Si può ricominciare, partendo dalla scuola, trasferendo costantemente nelle giovani generazioni ciò che è già scritto nelle opere dei nostri Padri Costituenti, nella Repubblica Romana del 1849 e nella Costituzione della Repubblica Italiana tuttora vigente. E’ questione di volontà e di scelte personali lottare con ogni mezzo legale perchè siano salvaguardati i principi di libertà, giustizia, eguaglianza attraverso i quali poter continuare a costruire quell’utopia del 1849,: la Democrazia Pura.
La fiaccolata del 10 Giugno non avrebbe avuto senso, o lo avrebbe avuto solo concettualmente, se non fosse stata finalizzata alla realizzazione pratica dei nobili concetti trasmessici dai Padri della Patria, che prima di noi hanno difeso la Repubblica con tutte le loro forze. Difendere la Repubblica , oggi, vuol dire dunque partecipare alla sua vita attivamente, controllare che le leggi emanate siano effettivamente in favore della maggioranza del Popolo e non di una risibile contrada; vuol dire ancora denunciare gli abusi, il malcostume nella politica e nel sociale, costruendo il progresso attraverso un cambiamento culturale, anche profondo, se necessario; e a ognuno di noi è affidata la responsabilità morale di questo cambiamento.
Presto in Italia dovremo tornare a votare in un contesto di forte abbassamento delle difese immunitarie , civili e sociali. Ai tentativi di mantenere alti i privilegi di una piccola parte della popolazione si sommano i disagi di una regressione progressiva dalle conquiste civili e sociali ottenute in 65 anni di storia repubbicana. Le conseguenze le conosciamo bene ed è superfluo ripeterle. Non ci rimane che sottolineare un AVVISO AGLI ELETTORI che ieri, come oggi, sono il manifesto della nostra volontà di cambiamento.
” NOI VOGLIAMO UOMINI CHE SENTANO QUELLO CHE DICONO: RIFIUTIAMO QUELL’ABITUDINE D’IPOCRISIA CHE, DA UNA NAZIONE RICAVATA OR ORA ALLA VITA, PROPONE PER PRINCIPIO DI RIGENERAZIONE, PER PRIMO DOGMA POLITICO, LA MENZOGNA SISTEMATICA. NOI VOGLIAMO LA VERITÀ, CREDIAMO CHE IN LEI SOLA STIA LA FORZA. NOI FACCIAMO POCO CONTO DELLE PAROLE, MOLTISSIMO DELLA VITA DI UN INDIVIDUO. SCRUTEREMO NEI NOSTRI CANDIDATI I FATTI PASSATI; ELIMINEREMO GLI UOMINI CHE , O PER TRISTIZIA O PER INETTEZZA HANNO MANCATO ALL’ONORE E AGLI INTERESSI DEL PAESE; NON APPOGGEREMO CHE I NOMI DI COLORO IL CUI PASSATO CI SIA PEGNO PER L’AVVENIRE.” ( Goffredo Mameli – 4 Gennaio 1849 )
” BISOGNA SPAZZARE QUESTA MASSA D’INTRUSI CHE, COME LE FORMICHE NEGLI ALVEARI, NE DEPORTANO CERA E MIELE, E NON VI LASCIANO CHE PUTRIDUME E MACERIE. VORREI DIRVI CHI SONO, CHI FURONO E DONDE VENGONO: MA TROPPO DOVREI INTINGERE LA PENNA NELLE SOZZURE, E MI RIPUGNA. BASTA VI DICA: RICORRETE AL LORO PASSATO, E SE NON SIETE PIU’ CHE CIECHI, PIU’ CHE IMBECILLI, PIU’ CHE CODARDI, NON RICONFERMATELI NEL LORO SEGGIO. CHE SPERATE DA ESSI ? IL PAREGGIO, LA DIFESA DELLO STATO, LA LIBERTA’ ? ILLUSI CHE SIETE ! SI, RICONFERMANDOLI, PREPARATEVI A NUOVE SCIAGURE “. ( Giuseppe Garibaldi – Caprera 29 Settembre 1874 )
Le Associazioni “Garibaldini per l’Italia” e “Gruppo Laico di Ricerca” hanno organizzato per il 16 GIUGNO 2011, CON INIZIO ALLE ORE 19,30, una Fiaccolata a Roma, sul Gianicolo, per celebrare il 162° anniversario della difesa della Repubblica Romana del 1849. La manifestazione, sulla scia delle precedenti svolte negli anni 2009 e 2010, assume particolare importanza nell’anno dedicato alle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia.
Onorando quei ragazzi che donarono la loro vita per la libertà e il progresso dei popoli, faremo memoria dei valori più alti del nostro Risorgimento, le cui radici ideali e costituzionali trovarono terreno fertile nella breve vita della Repubblica Romana.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Roma, Municipi I e XVI , con il sostegno del Municipio Roma XVI, ed ha ricevuto la concessione del logo ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
PER LE FOTO VAI ALL’ARTICOLO “I MARTIRI NOSTRI”
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18 aprile 2011 | ||
13:00 |
E’ difficile, oggi, riconoscersi in una democrazia reale; nella società italiana di questo inizio di secolo prevalgono, infatti, la sete di potere e di denaro unite ad una irrefrenabile ascesa delle più oscure forme di egoismo. Le cause di tale crescita esponenziale vanno ricercate, come diciamo già da tempo, nelle radici culturali del popolo italiano che non ha mai cercato di scendere con determinazione negli abissi dei propri mali per liberarsi dalle catene di secoli di servilismo.
Questa incapacità d’introspezione, singola e collettiva, ha prodotto e produce “mostri” e non avrà fine, se continueremo ad essere spettatori del degrado e non parte attiva di un improcrastinabile nuovo Risorgimento. Le strade da seguire sono già state tracciate da Grandi Italiani, il cui pensiero è stato deliberatamente accantonato; Grandi Italiani che hanno dato tutto per noi e per le generazioni future.
LeggiamoLi, studiamoLi, questi Grandi Italiani!
Le Associazioni, F.I.A.P. - Federazione Italiana Associazioni Partigiane- e A.M.I. – Associazione Mazzianiana Italiana, Sez di Roma, hanno organizzato un incontro dal titolo:
Per un’Italia Repubblicana, libera e unita nel segno della democrazia
Il progetto politico di Giuseppe Mazzini
Casa della Memoria e della Storia – Via San Francesco di Sales, 5 Roma -
Lunedì 18 Aprile 2011, ore 17