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Il doveroso omaggio ai giovani caduti del nostro Risorgimento non si è spento con la “pandemia”, né lo sarà con i venti di guerra di questo momento storico.
Grazie a Cinzia Dal Maso e Annalisa Venditti continuiamo a riflettere sul destino cruento e nobile di Colomba Antonietti, martire della Repubblica Romana del 1849, degnamente celebrato al Mausoleo dei caduti per Roma di via Garibaldi, al Gianicolo.
Quest’anno si aggiunge, alle già numerose iniziative degli anni passati (premi di riconoscimento alle donne del presente, attive nella valorizzazione e memoria della Repubblica Romana), il dono a tutti i presenti di una copia del ritratto ideale di Colomba Antonietti realizzato a carboncino e gessetto nel 2022 da Ludovica Valori.
Hanno partecipato alla cerimonia: la responsabile del Mausoleo-Ossario garibaldino, rappresentanti dell’Ass.ne Garibaldini per l’Italia, dell’Istituto Internazionale di studi Giuseppe Garibaldi e rappresentanti dell’Ass.ne Cinestoria che, in costume ottocentesco, hanno declamato versi di Luigi Mercantini dedicati a Colomba Antonietti.
P.M.
Gerolamo Induno – Morte di Enrico Cairoli – 1868
Villa Glori – 28 ottobre – ore 10,30
Associazione Garibaldini per l’Italia
Associazione Nazionale Garibaldina
Ist. Internaz. di Studi G. Garibaldi
PICCHETTO ARMATO “GRANATIERI DI SARDEGNA”
BANDA MUSICALE POLIZIA MUNICIPALE DI ROMA CAPITALE
Intervento di Paolo Macoratti
Siamo di nuovo qui per fare memoria e cercare di conservare la memoria di un avvenimento del nostro Risorgimento apparentemente insignificante, se lo paragoniamo alle grandi battaglie per l’unificazione nazionale e a quell’unico e importante momento storico che fu la Repubblica Romana del 1849. Infatti, dopo 18 anni di distanza da quell’evento straordinario, Roma tornò al centro delle giuste aspirazioni dei Patrioti italiani. In realtà, malgrado il fallito tentativo di portare aiuto agli insorti romani, l’episodio di Villa Glori fu tutt’altro che insignificante, soprattutto perché avrebbe lasciato ai posteri un formidabile esempio.
Purtroppo, come accade spesso nella storia dell’umanità, le sorti di un intero popolo sono affidate al coraggio e all’iniziativa di poche persone che dedicano se stesse al progresso della Comunità, fino all’estremo sacrificio della vita. Queste poche persone furono considerate “banditi” dal regime, come d’altronde era già avvenuto per i “briganti” della Repubblica Romana e gli “scomunicati ladroni e malandrini” della spedizione dei Mille.
Oggi vogliamo qui ricordare il loro coraggio; il coraggio di chi, come i 78, come i componenti della famiglia Cairoli, ha testimoniato con l’azione temeraria il proprio attaccamento alla Patria e ai valori più alti che essa rappresenta.
Oggi, 28 ottobre 2021, siamo temporalmente molto distanti sia dalla Repubblica Romana del 1849 sia dal fatto d’arme di Villa Glori del 23 ottobre 1867; sappiamo però ancora apprezzare ideali che non hanno tempo perché radicati nella natura umana, laddove siano ben saldi o vengano opportunamente risvegliati.
Siamo distanti da quei tempi se pensiamo che Benedetto Cairoli, ultimo rimasto di una famiglia decimata dalle guerre d’indipendenza, fu Primo Ministro del Regno d’Italia dal 1878 al 1881. Ma fu un PrimoMinistro con un curriculum particolare, visto che aveva partecipato alle 5 giornate di Milano del 1848, aveva combattuto nel 1859 con i Cacciatori delle Alpi, aveva partecipato alla Spedizione dei Mille del 1860, ove era stato ferito 2 volte, e nel 1866 er stato con Garibaldi nel Trentino.
Ed è proprio in virtù di tali sostanziali differenze che dovremmo trasferire i valori più alti che vengono dal passato in questa attualità di grandissima confusione e complessità, ove l’equilibrio “vacilla” per carenza di apporti critici e l’informazione è troppo spesso monocorde e priva di quel fertile contraddittorio che è l’anima della democrazia. . Grandi distanze temporali e grandi differenze ideali con il presente. Infatti non è un caso che oggi le sorti della Patria siano affidate a un Primo Ministro che, malgrado l’indiscusso prestigio internazionale e un curriculum di tutto rispetto, non si sia occupato per tutta la sua intensa e fulminante carriera altro che di finanza e di denaro.
Ai valori che l’episodio di Villa Glori ci ha consegnato e che abbiamo citato nella cerimonia del 2018, cioè ardimento, sacrificio, responsabilità, aggiungiamo oggi un termine che li riassume: la solidarietà. Solidarietà, un tempo diretta a portare aiuto agli insorti romani. Oggi, quale tipo di solidarietà dovremmo adottare? A mio avviso non quella che giustifica il proprio privato diritto di scelta e di libertà individuale come fosse un “atto solidale” verso la comunità di appartenenza, ma quella rivolta a coloro che a causa dell’emergenza ancora in atto hanno perso il lavoro e subìto norme restrittive basate sul principio, ormai diffusissimo in ogni campo, compreso quello politico, del “prendi o lascia”. Solidarietà a chi, con il lavoro, ha perso anche la dignità, che i Padri Costituenti, all’articolo 1 dei principi fondamentali della nostra Costituzione si erano preoccupati, attraverso il lavoro stesso, di assicurare a ciascun cittadino.
Un pensiero di profonda gratitudine, dunque, ai 78 di Villa Glori; a chi ha iniziato questo incontestabile percorso virtuoso. Oggi abbiamo sfide difficili da affrontare ma non ci mancano gli strumenti per partecipare attivamente e non passivamente alle trasformazioni in atto e cercare con dedizione e studio tutte le fonti di informazione che possano garantire soluzioni adeguate alla nostra attuale condizione. Ovvero, essere in grado di cogliere, nel presente, individualmente, la forza dei valori trasmessici dal passato, riconoscendola in tutti coloro che remano nella direzione di una società più consapevole, più giusta, più democratica.
151° Campagna dell’Agro Romano
1867 – 2018
VILLA GORI – Martedì 23 OTTOBRE ore 10,30
ASS. GARIBALDINI PER L’ITALIA
A.N.G. ASS. NAZ. GARIBALDINA – IST. INTERNAZ. DI STUDI G. GARIBALDI
Partecipano:
Piccchetto armato Esercito Italiano
Fanfara della Polizia di Stato
Scuola G.G. Belli – Roma – Classe 3F
PREMIAZIONE CONCORSO “ALBERTO MORI”
L’ASSOCIAZIONE GARIBALDINI PER L’ITALIA, IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DEL 168° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DEL 30 APRILE 1849 IN DIFESA DELLA REPUBBLICA ROMANA, PROMUOVE, IN COLLABORAZIONE CON IL MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA GARIBALDINA, L’INIZIATIVA DEDICATA ALLA SCUOLA
SCUOLE ROMANE PARTECIPANTI
Scuola Elementare – Ist. Comprensivo “Via Crivelli”
Scuole Medie – “G.G. Belli” – “Cervantes”
In un clima di corale partecipazione alla celebrazione del 168° anniversario della battaglia del 30 Aprile 1849 – anticipata al 28 Aprile 2017 per favorire la presenza degli studenti - si è conclusa la quarta edizione del Concorso “Alberto Mori – garibaldino del terzo millennio“, dedicato alle scuole.
Si ringraziano:
la Responsabile del Museo della Repubblica Romana e del Mausoleo Ossario Gianicolense, Dott.ssa Mara Minasi
le Insegnanti della Scuola Primaria Crivelli: Anna Materiale, Silvia Racheli, Paola Gennero
l’Insegnante della Scuola Secondaria di Primo Grado “Cervantes” Daniela Manna
l’Insegnante della Scuola Secondaria di Primo Grado Carlo Felici e Giovanni Minichillo
I soci, per la presenza e la partecipazione: Monica Simmons, Orietta Citoni, Maurizio Santilli, Stefano Dini, Carlo Felici, Valentina Ferrante, e la socia Onoraria Cinzia Dal Maso
La Commissione giudicatrice, composta dal Presidente Paolo Macoratti, dalla Segretaria Monica Simmons e dalla Prof.ssa Orietta Citoni, ha riscontrato l’ottimo livello degli elaborati, soprattutto per la variegata personalizzazione dei fatti di cronaca e degli avvenimenti storici. Sono risultate particolarmente interessanti: la descrizione storica puntuale, il racconto della guerra visto dalla parte dei Francesi, l’esaltazione dell’Eroismo e del sentimento, la partecipazione popolare, la determinazione degli assediati, le riflessioni sull’inganno del Generale Oudinot e il Valore della conquista della libertà.
Molte lettere scritte dai ragazzi si sono soffermate sull’atrocità della guerra. C’è stato anche chi ha “suggerito” ai Francesi che lo scontro con la R.R. si sarebbe potuto risolvere pacificamente con la diplomazia. Questo problema è ancora attualissimo, se pensiamo alle guerre in atto e alle conseguenze inimmaginabili di un possibile conflitto nucleare; e molti ragazzi hanno colto questo aspetto: la ricerca di una soluzione incruenta delle controversie internazionali! Il risultato di questa esperienza didattica è dunque un messaggio di pace e di speranza. Ringraziamo insegnanti e studenti per il prezioso contributo.
Si riportano alcuni passi dei componimenti dei premiati:
SCUOLA “CRIVELLI”
CLASSE V^ A
3° CLASSIFICATO GIORGIONI ADRIANO – RINNA GAIA
” La prima a rispondere è stata la Francia che è sbarcata il 30 aprile con 15.000 uomini a Civitavecchia con la scusa di difenderla. Il popolo, scoperto l’inganno, ha preparato la difesa con un certo Garibaldi che è intenzionato a difendere ad ogni costo la democrazia, la libertà, la Repubblica. So che, sempre lui, è riuscito a sconfiggere le truppe borboniche arrivate dai Castelli Romani”.
2° CLASSIFICATO: SCOGNAMIGLIO BEATRICE – CARPI EMILIO
”Cara Rosalinda, anche se siamo su due fronti diversi volevo farti le mie condoglianze per la morte di tuo marito. Ti assicuro che non è defunto invano: mi ha salvato la vita. Sento il dovere di raccontarti come è andata. Era la notte tra il 29 e il 30 aprile; quando sentimmo alcuni colpi di fucile. Il generale Oudinot incaricò me, François, Pierre e Jacques di andare a vedere cos’era successo. Uscimmo dall’accampamento e dopo aver percorso un centinaio di metri ci trovammo di fronte sette corpi senza vita e tre feriti, tra cui tuo marito Alfredo”.
1° CLASSIFICATO CARPI EMILIO – MONACO TOMMASO
” Il 30 aprile 1849 i Francesi ci attaccarono. Osservai impaurita la battaglia dalla finestra. Palle di cannone attraversavano il cielo come uccelli impazziti; le urla che si udivano erano così potenti e colme di dolore che sembravano i ruggiti di un leone colpito dalla pallottola di un bracconiere; il rumore delle palle di cannone e dei colpi di fucili che venivano sparati uniti al sangue che schizzava da tutte le direzioni creavano una tempesta infernale; insomma, per farla breve, era uno spettacolo orribile che non auguro a nessuno di vedere. Il campo di battaglia era pieno di soldati morenti e alla loro vista sentii forte dentro di me il richiamo di doverli aiutare: scelsi così di fare l’infermiera”.
CLASSE V^ B
3° CLASSIFICATO MEZZANOTTE ISABELLA
“Se andrò nell’altra vita sarò felice per quello che ho fatto, perché non tutti hanno il coraggio di spegnere le micce delle bombe, e mi ricorderò sempre di Garibaldi, perché anche lui non ha dato poco, ha dato il massimo per la nostra libertà. Mi ricorderò per sempre di te, perché sei stata, e sei, una vera amica perché, quando eravamo piccole, mi aiutavi quando mi facevo male. Adesso, però, vorrei averti accanto a me perché la ferita è più grande e grave di quelle che mi facevo da piccola, ma la ferita più grande è non averti accanto”.
2° CLASSIFICATO: LOPEZ TERESA
“I Francesi hanno appena bombardato Trastevere, hanno colpito l’ abitazione dove viveva il vostro figlio adottivo: anche a me dispiace tanto. Vostro figlio era scappato, vi ricordate, il primo maggio 1849: voi lo cercaste fino allo sfinimento. Lui era qui a Roma: io lo sapevo ma gli avevo promesso di non dire niente a nessuno, voleva solo combattere”.
1° CLASSIFICATO - FIANCHINI ANNA
” Cara Michelle , amore della mia vita, mia stella del mattino, la notte scorsa il generale Oudinot ci ha fatto compiere uno scandalo così grande che rimarrà ricordato nella storia come insulto contro la nostra popolazione. Dopo questo racconto non penso sarai molto orgogliosa di me, come neanch’io sono molto orgoglioso di me stesso. Il generale Oudinot ci convocò tutti quanti a raccolta, chiedendoci di arrivare in divisa e con le armi in mano. All’ inizio non riuscivo a comprendere, poi capii tutto quanto: il generale voleva rompere la tregua di guerra attaccando gli Italiani a tradimento. Io non ero favorevole a questa azione ingiusta, ma non potevo oppormi alle scelte del generale o mi avrebbero condannato a morte”.
CLASSE V^ C
3° CLASSIFICATO DAMIANO SIMONE – NZAMWITSKUTSE AURORA
“Da quando siete partiti, sono cambiate tante cose qui, Roma non la riconoscereste più. Sono tutti indaffarati e corrono da una riunione all’altra per preparare il nuovo Governo. Il nostro Tricolore svetta da molte finestre e la gente è contenta di poter pensare di andare verso nuovi tempi. Non c’è abbondanza, ma ciò che c’è si divide e lo si fa bastare per tutti perché la condivisione è già un segno dei tempi che cambiano”.
2° CLASSIFICATO: DE ANGELIS ALESSIO – KENJI STA ANA
“Ti vorrei qui con me a combattere contro i Francesi che premono contro le mura per ridare al Papa ciò che ci ha tolto. E’ fuggito, l’infame, ma ha fatto arrivare chi combatte per ridargli ciò che ritiene suo: non lo avrà! Qui combattano Uomini, Donne, Bambini perché non torni più chi li ha oppressi e sfruttati. Siamo stanchi e il cibo scarseggia ma il fervore della gente che respira e assapora Libertà ci sazia!”
1° CLASSIFICATO - D’AMATO MARCO – FALCIANI CRISTIANO
“I combattimenti sono stati duri e aspre le perdite ma tutti hanno combattuto con coraggio nella convinzione che bisogna cambiare: anche il Papa ha tradito la parola, anche Lui s’è dimostrato Re e non Uomo! Il sangue versato ha il profumo della Libertà che regaleremo ai nostri figli che potranno avere diritti alla nascita che noi abbiamo dovuto riconoscere e conquistare”.
SCUOLA “CERVANTES”
3° CLASSIFICATO: CECIONI BERNARDO – MATTEI BERNARDO
“Stabilimmo una tregua fino al 4 giugno, ma loro attaccarono la notte del 3 conquistando il casino dei Quattro Venti che per tre volte riuscimmo eroicamente a conquistare e per tre volte fummo cacciati indietro. I francesi più forti di noi in numero e artiglieria riuscirono a sopraffarci. La fame qui è ricorrente e la morte ancor di più, corpi e corpi stesi nelle strade bombardate senza vita, senza un funerale degno, senza aver salutato i propri cari per l’ultima volta. Se solo i francesi si rendessero conto di quanta disperazione stanno portando nel nostro paese, capirebbero che per ottenere degli obiettivi non ci sarebbe bisogno di uccidere tante persone”.
2° CLASSIFICATO: GRECO AURORA
“Carissimo Emilio Dandolo, ti scrivo questa lettera poco prima di morire, ho aspettato che tu uscissi per scrivertela, in modo che tu non mi potessi vedere. Se ti giunge questa lettera da Bertani, che assisteva alla mia morte, significa che stai per riandare in battaglia, a combattere per questo nostro sogno di una Roma repubblicana. Ti scrivo questa lettera per incoraggiarti a dare il meglio di te e combattere in nome mio e di tutta questa gente che sta perdendo la vita per proteggere quella di qualcun’altro. A parte questo ti auguro buona fortuna, e ti auguro di non fare la mia stessa cruda fine”.
1° CLASSIFICATO: BALDI ELISA
”I francesi hanno infranto l’accordo e nella notte tra il due e il tre giugno sono entrati nella città da Villa Corsini cogliendoci di sorpresa. Da lì la loro avanzata a forza di cannonate sulle mura aureliane e urbaniane è stata inarrestabile. Io, dopo la gloriosa vittoria del trenta aprile, mi ero illusa che noi volontari romani, stranieri, adulti, bambini, avremmo realmente fermato e vinto il più forte esercito al mondo, però mi sono dovuta arrendere alla sconfitta del nostro coraggio battuto dalla slealtà di gente senza onore. Sembrava quasi un sogno, un’utopia”.
SCUOLA G.G. BELLI – III F
3° CLASSIFICATO: BRAMINI FEDERICO
“Una vicenda che resterà accartocciata nelle pagine del libro del tempo, che scorrono veloci, è vero, ma non si cancellano. E chissà, forse qualcuno, tra molti anni, leggendo il libro della storia, troverà in un angolino della pagina questo messaggio indelebile. Che la libertà contorni un giorno la nostra vita, fratello mio, e state sempre attento a non farvene privare: è un valore che si conquista difficilmente e si perde con la leggerezza di un bene effimero. Pace e libertà fratello! ”
2° CLASSIFICATO: CALDERONO MARCO
“Cara Beatrice, non potendo andare in guerra a causa della mia scarsa abilità di utilizzare le armi, ho deciso di sostenere il Popolo Romano in un altro modo, con la mia musica. Ebbene sì, ogni persona in questo momento a Roma sta combattendo o dando supporto in qualunque modo ai nostri valorosi soldati… Io ho deciso di provare a spronare il Popolo con un po’ della mia musica, anche se ci ha già pensato il grande Goffredo Mameli. In questo momento sto finendo di scrivere le ultime note del mio nuovo brano intitolato:”Moriamo liberi”.
1° CLASSIFICATO: TERRACINA ELENA
“Cara Madre, ti scrivo per raccontarti la tragedia avvenuta ieri, 10 Agosto, giorno in cui il povero Angelo Brunetti, il piccolo Lorenzo di soli 13 anni e Luigi, il mio caro futuro sposo, sono stati uccisi dalle guardie straniere….. Si era fatta notte, mi arrampicai su un albero e sentii la voce di Angelo che chiese alle guardie di risparmiare almeno Lorenzo, che era il più piccolo ed era anche il suo onomastico; parlò inutilmente, il piccolo fu ucciso per primo: ci vuole davvero coraggio a sparare ad un bambino!”
ALTRI FINALISTI
SCUOLA CRIVELLI: MALATESTA LORENZO, PELOSI CLARICE, SANTARELLI EDOARDO, BONGINI DAMIANO, FONTI ARCANGELO, MOROSI FRANCESCO, PICCOLO LIVIA, MURATORI AGNESE, CERQUETANI VALERIO
SCUOLA CERVANTES: GENOVESE FERNANDEZ INGRID – DI LAURENZI GIULIO
SCUOLA “BELLI”: GIONTA FRANCESCO – FERRANTI RICCARDO
L’ARDIMENTO – IL SACRIFICIO – LA RESPONSABILITA’
Insieme per celebrare il 149° anniversario dello scontro di Villa Glori del 23 ottobre 1867, con i settantasei arditi garibaldini guidati da Enrico Cairoli
GARIBALDINI PER L’ITALIA
E
A.N.G. – Associazione Nazionale Garibaldina
Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”
Istituto Comprensivo Parco della Vittoria – Scuola media G.G. Belli – Col di Lana – Classi II e III M
UNITI NELLA CELEBRAZIONE DEL SACRO DRAPPELLO
Roma, 24 ottobre 2016, ore 10.30 - Villa Glori – Piazzale del Mandorlo
Una donna, un sogno, una giovane vita e una storia d’amore sacrificata alla Patria.
Come ogni anno, e anche in questo 167° dalla morte avvenuta il 13 giugno 1849, due donne romane, Cinzia Dal Maso e Annalisa Venditti, hanno riportato alla nostra memoria l’esemplare vicenda di Colomba Antonietti, giovane umbra di Foligno, sposa del conte Luigi Porzi di Imola. Un ricordo reso ancor più significativo dalla prima edizione del Premio Colomba Antonietti che la rivista telematica di cultura “Specchioromano.it” ha voluto conferire a due donne che si sono distinte nello studio e nella diffusione della storia e degli ideali risorgimentali. Il riconoscimento, consistente in una targa dedicata, è stato consegnato a Silvana Galardi, presidente della Sezione Molise dell’”Istituto Internazionale di Studi Giuseppe Garibaldi”, e a Monica Simmons, segretario dell’Associazione “Garibaldini per l’Italia”. Sono stati presenti alla cerimonia, Maura Tranquillo, Assessore alla Memoria del Comune di Foligno, il Segretario e il Direttore dell’Istituto Internazionale di Studi G. Garibaldi di Roma, il presidente e i soci, grandi e piccoli, dell’Associazione Garibaldini per l’Italia. Ringraziamo Cinzia Dal Maso e Annalisa Venditti per questa nobile iniziativa, perché è bene e giusto valorizzare il lavoro di chi, umilmente e senza clamori, opera gratuitamente per il bene della comunità dei cittadini.
p.m.
L’ Associazione Garibaldini per l’Italia, impegnata nella diffusione della conoscenza della storia del Risorgimento italiano, in particolare della Repubblica Romana del 1849, dell’epopea garibaldina e della guerra di Liberazione, ha organizzato una serata in onore di coloro che, nel difendere la Repubblica Romana e i contenuti altissimi di civiltà e progresso contenuti nella sua Costituzione repubblicana, gettavano le basi democratiche e popolari per una nascente Repubblica Italiana.
L’evento serale si si è snodato attraverso i luoghi in cui si svolsero i combattimenti più aspri in difesa della Repubblica (Villa Pamphili, Porta San Pancrazio, Villa Spada) per concludersi al Mausoleo-Ossario Garibaldino del Gianicolo, via Garibaldi , 29/e.
Qui, ove riposano le spoglie mortali di Goffredo Mameli e tanti altri martiri della libertà, è intervenuta la Banda Musicale della Guardia di Finanza che ha eseguito brani di Giuseppe Verdi, intervallati da brevissimi interventi su testi di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e altri Patrioti.
Oltre alle associazioni culturali e combattentistiche, sono intervenuti:
Dott.ssa Carla Di Veroli – delegata del Sindaco di Roma Ignazio Marino alle cerimonie della Memoria
Dott.ssa Daniela Cirulli – Vice presidente della Giunta del Municipio XII – Politiche sociali, della formazione, del lavoro e delle pari opportunità
Tiziana Capriotti – Assessora alle politiche educative e scolastiche, culturali e interculturali, sportive e del benessere- Municipio XII Roma Capitale
Dott.ssa Mara Minasi – Direttrice del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Generale di Brigata Raffaele Romano – comandante della Banda Musicale della Guardia di Finanza
Prof. Giuseppe Monsagrati – storico del Risorgimento
Prof. Franco Tamassia – Direttore dell’Istituto di Studi Internazionali “Giuseppe Garibaldi”
Signora Maria Antonietta Grima Serra – Presidente Associazione Nazionale Garibaldina
Promozione e Organizzazione: Associazione “Garibaldini per l’Italia”
Conduttori del corteo:
Arch. Paolo Macoratti – Garibaldino Presidente
Dott.ssa Enrica Quaranta – Garibaldina
PROGRAMMA
“Per non dimenticare l’esperienza fondamentale che per l’Italia ha avuto la Repubblica Romana, soffocata con la forza delle armi al Gianicolo, ma non nello Spirito e nei Valori che l’hanno animata, dai quali dobbiamo trarre nutrimento per l’impegno di resistenza democratica cui siamo ancora oggi chiamati”.
VIDEO DELL’INTERO PERCORSO
http://www.youtube.com/watch?v=Ss2HGNB9veU
http://www.youtube.com/watch?v=XoI1ztIvfTU
http://www.youtube.com/watch?v=Vi4XjA0U1m4
- ore 18,45 - Appuntamento a Villa Pamphili, piazzale dei Ragazzi del 1849 (Arco dei Quattro Venti)
- Corteo con stazioni presso il Vascello, Porta San Pancrazio, Villa Spada
- ore 20,30 – Mausoleo-Ossario Garibaldino – Concerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza – Musiche di Giuseppe Verdi
REPUBBLICA ROMANA 1849
165° CELEBRAZIONE BATTAGLIA DEL 30 APRILE
SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO “GIUSEPPE GARIBALDI” – ISTITUTO DI STUDI INTERNAZIONALI “GIUSEPPE GARIBALDI” - ASSOCIAZIONE NAZIONALE GARIBALDINA - GARIBALDINI PER L’ITALIA
L’ ASSOCIAZIONE GARIBALDINI PER L’ITALIA, PROMOTRICE DEL PREMIO “ALBERTO MORI”
PREMIA I VINCITORI DEL CONCORSO
Partecipano gli studenti dell’ Istituto Comprensivo Maria Capozzi e dell’Istituto Comprensivo Parco della Vittoria Succursale G.G. Belli di Roma
La giuria del Premio, composta dalla Dott.ssa Quaranta Enrica (Presidente) e dai soci: Prof.ssa Citoni Orietta, Sig.ra Simmons Monica, Prof. Lamensa Alcide, si è riunita a Roma in una sala delle Scuderie del villino Corsini, all’interno di Villa Pamphili, gentilmente concessa da Veronica Olmi, Direttore artistico della Casa dei Teatri. I premi sono stati consegnati ai vincitori dal Presidente dell’Associazione “Garibaldini per l’Italia”, Arch. Macoratti Paolo, e dalla Direttrice del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Dott.ssa Minasi Mara. Si ringraziano i professori Mori Silvia (Ist. Maria Capozzi) e Felici Carlo ( G.G. Belli) e la Direttrice del Museo Minasi Mara per il prezioso contributo offerto alla realizzazione del Progetto Scuola. Un ringraziamento particolare alla piccola orchestra e al coro della scuola G.G. Belli, classi I e III L, e all’impegno dei loro insegnanti, per aver saputo trasformare l’inno battagliero degli studenti del 1848 in una melodia pura di pace e armonia.
ISTITUTO MARIA CAPOZZI
CLASSE III C
Primo classificato MAGGINI MARTA & TOMEI ROBERTA “….Non focalizziamo sempre le nostre attenzioni sulle esteriorità della gente, ma cerchiamo di apprezzare gli altri soprattutto per i sani valori di cui sono portatori…”
Secondo classificato FRULLANI FEDERICO “…Al giorno d’oggi pensiamo solo al futuro, alle nuove tecnologie, ma conoscere la nostra storia è altrettanto importante perchè se noi oggi siamo così, è solo grazie al sacrificio eroico di individui che hanno creduto in un mondo migliore…”
Terzo classificato DI MAGGIO ALESSIO “…Secondo me ricordare come è nata la repubblica è importante per sapere quali sono le nostre origini. Ricordare è importante ma rivivere ancora di più…”
CLASSE III D
Primo classificato BORZI ALESSANDRO “…E’ stata una gita significativa che ha permesso a tutti di capire quali sono le fondamenta della Repubblica Italiana e soprattutto ci ha consentito di capire che una volta tra Nord e Sud, se uniti da un’ideale, non c’era distinzione. Forse al giorno d’oggi dovremmo prendere esempio dai valori di quell’epoca…”
Secondo classificato MATTEI ALESSIA “…Tutte le persone morte per la Repubblica Romana ci fanno capire che se qualcuno crede in qualche valore o in qualcosa di veramente importante, e si impegna nel realizzarlo, riesce nel suo scopo, anche a costo della propria vita…”
Terzo classificato DE SANTIS ALESSIO “…Molto interessante è stato sapere che non ci sono solo esponenti maschili ma anche femminili che in quel periodo non avevano gli stessi diritti degli uomini. Io penso che pur essendo un Museo di piccole dimensioni, c’è tutto quello che bisogna conoscere. Del museo migliorerei i posti a sedere…”
GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI
CLASSE III F
Primo classificato CHIONNI GABRIELE “… Ora i miei fratelli ed io riposiamo al Mausoleo del Gianicolo, ma il nostro ideale non si è spento tra le gelide mura di Porta San Pancrazio e del Vascello, ma arde come fiamma nei cuori di chi crede nella Libertà, nella Democrazia e nella Repubblica…VIVA LA REPUBBLICA ROMANA – VIVA L’ITALIA UNITA“
Secondo classificato CIRAFICI MATILDE “…I Francesi si sono arresi e li vedo prigionieri sfilare ed entrare a Roma da Porta san Pancrazio. Sono così vicina che potrei toccarli sporgendomi leggermente dalla finestra. Poi un pensiero: forse oggi sono stata testimone di un avvenimento che cambierà la storia, o forse no…”
Terzo classificato NACCARI GIUSEPPE “…Tuttavia, all’indomani della sua proclamazione, il 30 aprile 1849 iniziò la fine della repubblica Romana, forse sorta in un momento storico non ancora capace di riconoscere una forma di governo democratica e innovativa per il contesto socio-politico del tempo…”
IL FILMATO DELLA CERIMONIA DEL 30 APRILE 2014
http://youtu.be/yEeS6enx-nA
Il 23 ottobre 1867, 76 coraggiosi Garibaldini comandati da Enrico Cairoli, giunti fino alle porte di Roma nel tentativo di suscitare un’insurrezione armata nello Stato della Chiesa (nell’ambito della campagna Nazionale dell’Agro Romano del 1867 che si concluse con la sconfitta di Mentana), resistettero eroicamente alle truppe pontificie accorse in gran numero per contrastare la loro iniziativa.
Agli atti eroici dei volontari che, consapevoli della notevole inferiorità numerica e dell’armamento tecnicamente inferiore, cercarono di intimorire il nemico con un disperato assalto, si contrappose la spietata ferocia dei Pontifici, in un clima di forte tensione emotiva dovuta all’attentato del giorno precedente alla caserma Serristori in Trastevere.
L’Associazione Garibaldini per l’Italia onorerà i caduti insieme all’A.N.G. Associazione Nazionale Garibaldina e all’Istituto Internazionale di Studi Giuseppe Garibaldi
Sarà presente la Banda Municipale del Comune di Roma e il Picchetto armato dei Lancieri di Montebello
L’appuntamento per i partecipanti è alle ore 10,00 di venerdì 26 ottobre 2012 all’ingresso del parco di Villa Glori (P.le del Parco della Rimembranza-angolo Viale Pilsudski) Per i membri dell’Associazione : camicia rossa garibaldina, fazzoletto e cappello