In questo “caldi” giorni di Dicembre accade che molte persone destinate a lavorare per la salute del prossimo siano sul punto di dover chiedere aiuto alla comunità dei cittadini per sopravvivere; questo a causa dei tagli improvvisati, quanto delittuosi, che un pugno di burocrati senza scrupoli si accinge a infliggere alla Sanità Pubblica e a quella privata convenzionata. Non è concepibile, nè giustificabile, penalizzare il diritto alla salute attraverso operazioni che potrebbero altrimenti essere risolte ridimensionando altri capitoli di spesa, come gli armamenti, le patrimoniali, la tassazione delle slot-machine, il finanziamento dei partiti, ecc.
Non è concepibile , nè giustificabile, che medici, infermieri e personale sanitario siano costretti a elemosinare viveri alla comunità dei cittadini, essendo loro stato sospeso lo stipendio da quattro mesi, come i dipendenti dell’Ospedale San Carlo di Roma, dei quali riportiamo l’appello:
Non è concepibile , nè giustificabile, accettare che la disperazione costringa i lavoratori di uno Stato democratico e repubblicano a chiedere, come ultima spes, aiuto al Monarca di uno Stato straniero come la Città del Vaticano.
Politici, Amministratori e Burocrati della Repubblica devono finalmente prendere atto delle gravi ripercussioni che tali interventi potrebbero recare a tutta la società italiana, al bene pubblico e a quello privato. Occorrono invece: strumenti di controllo idonei che impediscano la propagazione della piaga della corruzione; l’individuazione di persone realmente qualificate in campo scientifico in grado di orientare le strutture sanitarie verso un servizio d’eccellenza al cittadino malato; riprogrammare la spesa pubblica sanitaria partendo dai diritti degli ultimi, come la riabilitazione per le persone affette da deficit cognitivo.
Riportiamo il comunicato stampa dei componenti il Forum ex art. 26 (riabilitazione per i portatori di handicap), unendoci alla protesta per i tagli operati dal Governo e dalle Regioni, con particolare attenzione a quelli della Regione Lazio, che ricadono sui disabili e le loro famiglie.
Vi rivolgiamo un appello: molti dei nostri concittadini rischiano di perdere l’assistenza e la riabilitazione riconosciuta fin dagli anni ’ 70 come un loro diritto inalienabile.
Parliamo delle persone definite “disabili.”
Come è noto, il commissariamento della regione Lazio prevede ingenti tagli al denaro stanziato dal governo per la riabilitazione e la lungo degenza e, nello specifico, prevede una forte
riduzione delle rette assegnate ai centri ex art. 26 che gestiscono la riabilitazione territoriale. Questo comporta il peggioramento della qualità di vita e la cancellazione dei diritti fondamentali delle persone più deboli: disabili intellettivi, motori, psichiatrici, anziani, malati cronici…. Se verrà a mancare il sostegno economico ai centri di riabilitazione ci sarà una drastica riduzione dei posti letto, delle terapie, degli ausili, dell’assistenza medico-sanitaria e, di conseguenza la diminuzione dei posti di lavoro, dei progetti di reintegrazione sociale e la dequalificazione degli interventi riabilitativi e assistenziali. Le famiglie saranno costrette a farsi carico delle spese e degli oneri che il servizio pubblico non intende più sostenere.
La politica dei tagli colpisce tutti coloro che versano in situazioni sociali, psicologiche e economiche già compromesse negando loro il diritto di cittadinanza.
Questi, in sintesi, sono gli aspetti concreti legati alla crisi economica in cui versa il paese, ma dipendenti soprattutto, da scelte politiche inadeguate. La questione porta necessariamente con sé una riflessione di ordine etico e morale: una società, che non si occupa di tutelare i diritti e la dignità di ogni persona, non può ritenersi civile, e una politica, che non metta al primo posto scelte che migliorino la qualità di vita di ogni individuo, e che non punti ad abbattere le disuguaglianze sociali, non assolve il suo compito primario. Ecco perché deve essere coinvolta nel problema tutta la società civile.
In questi giorni il Consiglio Regionale del Lazio sta votando l’assestamento di bilancio. Sappiamo che sono stati presentati alcuni emendamenti a sostegno dei Centri ex art.26.
CHIEDIAMO A TUTTI I CONSIGLIERI REGIONALI DEL LAZIO DI PRESENTARE EMENDAMENTI IN MERITO O MODIFICARE/VOTARE QUELLI GIA’ PRESENTATI.FORUM EX ART.26